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Il servizio innovativo

'Move Care': attivo in Piemonte un servizio sperimentale per la mobilità sanitaria

Collegamenti a chiamata per gli screening oncologici nelle aree periferiche della provincia di Alessandria

'Move Care'

Servizio "Move Care"

È stato presentato all’ospedale Santo Spirito di Casale MonferratoMove Care”, un nuovo servizio sperimentale di trasporto pubblico a chiamata promosso dalla Regione Piemonte, dall’Agenzia della Mobilità Piemontese (Amp) e dall’ASL AL. L’iniziativa ha l’obiettivo di agevolare l’accesso agli screening oncologici nelle zone meno servite del Sud-Est piemontese, in particolare nei territori del casalese, ovadese e acquese.

Il progetto è strettamente legato al programma di prevenzione regionale “Prevenzione Serena”, che prevede l’offerta gratuita di esami per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto. In questa fase iniziale, il servizio è rivolto esclusivamente alle persone che ricevono l’invito ai controlli e che devono raggiungere strutture sanitarie situate ad Acqui Terme, Ovada e Casale Monferrato.

Il sistema di prenotazione integrato permette di fissare sia l’appuntamento sanitario sia il trasporto in un’unica operazione, tramite call center o piattaforma digitale, con conferme inviate via SMS o e-mail. I mezzi impiegati sono navette e vetture a noleggio con conducente (Ncc), selezionati per garantire un servizio capillare anche nei comuni privi di collegamenti regolari con il trasporto pubblico. Il costo previsto è di 5 euro per andata e ritorno, ma si prevede la gratuità del servizio al termine della sperimentazione, in base ai risultati ottenuti.

A partire da settembre 2025, Move Care sarà attivo in circa 100 comuni della provincia di Alessandria, coinvolgendo un’area a bassa densità abitativa e con evidenti criticità logistiche. Secondo i promotori, la mancanza di mobilità è tra i principali ostacoli alla partecipazione agli screening, soprattutto per le fasce di popolazione anziana o economicamente svantaggiata.

La sperimentazione ha anche una valenza strategica: se i risultati saranno positivi, il modello potrà essere replicato in altre aree del Piemonte o in altre regioni italiane. L’iniziativa rientra nelle politiche di integrazione tra servizi sanitari e trasporti, promosse per ridurre le disuguaglianze territoriali e migliorare l’efficienza dell’offerta pubblica.

La collaborazione tra amministrazioni regionali, sanità locale, operatori del trasporto pubblico e gestori privati è stata indicata dai referenti istituzionali come un esempio di pianificazione intersettoriale. I prossimi mesi serviranno a monitorare l’adesione degli utenti e la sostenibilità economica dell’iniziativa, anche in vista di possibili fondi aggiuntivi a sostegno della mobilità sanitaria.

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