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La rapina
24 Giugno 2025 - 19:35
Carabinieri intervenuti immediatamente sul posto
Tre persone sono state arrestate in seguito alla rapina compiuta la scorsa settimana all'ufficio postale di Candelo, nel biellese. Le indagini, condotte congiuntamente dai carabinieri e dalla polizia, hanno portato all'arresto di due pregiudicati, un 39enne e un 45enne, entrambi residenti nel Biellese ma originari rispettivamente di Calabria e Puglia. Il terzo complice, un uomo di 60 anni residente nella provincia di Verbania, è stato individuato successivamente, e la sua posizione è attualmente al vaglio del gip.
Gli arrestati sono stati identificati a seguito di un'indagine rapida e approfondita, che ha visto l'impiego di tecniche investigative moderne, tra cui la videosorveglianza. Il 39enne, infatti, è stato individuato grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza installate all'interno e nei pressi dell'ufficio postale. La rapina era stata messa a segno con modalità violente: il rapinatore, armato di pistola, aveva minacciato i cassieri e, dopo aver ricevuto il bottino di circa 600 euro, aveva esploso tre colpi in aria prima di darsi alla fuga.
Subito dopo il colpo, i rapinatori avevano tentato di sviare le indagini con una manovra diversiva. Avevano infatti simulato il furto di un'auto, che si è rivelata essere invece un veicolo affittato dal complice. La fuga si è diretta verso la zona di Chiavazza, dove l'automobile è stata poi incendiata per eliminare ogni traccia. Tuttavia, le indagini condotte dalla polizia e dai carabinieri sono riuscite a identificare il veicolo e a ricostruire i movimenti dei criminali.
Le forze dell'ordine hanno agito con prontezza e precisione, garantendo la rapidità degli arresti. Il 39enne e il 45enne sono stati arrestati e la custodia cautelare in carcere è stata convalidata dal giudice. Per quanto riguarda il 60enne, il gip dovrà prendere una decisione in merito alla sua detenzione.
L'operazione congiunta è stata presentata oggi presso la procura di Biella, dove sono stati illustrati i dettagli delle indagini. All'incontro erano presenti il procuratore Ruggero Mauro Crupi, il sostituto procuratore Paola Francesca Ranieri, il luogotenente del Nucleo investigativo dei carabinieri, Edoardo Solari, e il commissario Filippo Barba, capo della squadra mobile della polizia.
Questa operazione evidenzia la continua collaborazione tra le forze dell'ordine per combattere la criminalità e garantire la sicurezza nelle comunità locali. Nonostante il modesto bottino, la rapidità con cui è stata risolta la vicenda dimostra l'efficacia degli strumenti investigativi e della cooperazione tra carabinieri e polizia. Le indagini sono ora in corso per determinare l'eventuale coinvolgimento di altre persone nell'episodio criminoso.
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