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03 Luglio 2025 - 13:25
Immagine di repertorio
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un confronto con la Commissione europea in merito alla trasparenza degli algoritmi utilizzati nella definizione dei prezzi dei biglietti aerei, in particolare sulle rotte da e per le isole maggiori italiane, Sicilia e Sardegna. L’iniziativa fa seguito a un’indagine conoscitiva già in corso e alle osservazioni trasmesse dalle compagnie aeree a seguito della pubblicazione del Rapporto Preliminare dell’Autorità.
Obiettivo dell’attività è migliorare la confrontabilità delle tariffe da parte degli utenti e favorire il corretto funzionamento dei mercati interessati, promuovendo un ambiente concorrenziale più trasparente. In particolare, l’attenzione è rivolta alle modalità di determinazione dei prezzi, che includono algoritmi dinamici influenzati da numerosi fattori, tra cui domanda, orario di partenza, stagionalità e profilazione dell’utente.
L’Antitrust ha rilevato che la scarsa comparabilità dei prezzi, aggravata dalla frammentazione delle voci di costo e dalla differenziazione dei servizi accessori, ostacola la capacità dei consumatori di effettuare scelte consapevoli. Secondo l’Autorità, questo si traduce in costi di ricerca elevati e in una ridotta mobilità della domanda. Le principali componenti accessorie che influiscono sul prezzo finale del biglietto includono la scelta del posto, il bagaglio a mano aggiuntivo e il bagaglio da stiva.
Questi servizi, utilizzati da quasi il 50% dei viaggiatori secondo l’AGCM, rappresentano una voce di ricavo rilevante per le compagnie, incidendo significativamente sul prezzo finale del biglietto. La tariffa complessiva può, in alcuni casi, aumentare fino a oltre quattro volte rispetto al prezzo base visualizzato inizialmente.
Il trasporto aereo rientra in un ambito fortemente regolamentato a livello comunitario. La normativa UE disciplina anche gli aspetti legati alla trasparenza delle tariffe e all’accesso alle informazioni per il consumatore. Tuttavia, l’utilizzo di sistemi di pricing complessi e non immediatamente leggibili ha sollevato dubbi circa l’effettiva capacità degli utenti di comparare le offerte in modo efficace.
Secondo i dati forniti dal Codacons, nel mese di giugno 2024 i prezzi dei voli nazionali in Italia sono aumentati del 38,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e del 32,1% rispetto a maggio. Il rincaro è stato attribuito principalmente all’inizio della stagione estiva, periodo in cui la domanda di viaggi aumenta sensibilmente. A ciò si aggiunge l’incidenza crescente dei costi accessori, che spesso vengono sommati in fase avanzata di prenotazione, rendendo difficile per il consumatore stimare il costo complessivo del viaggio sin dalla fase iniziale.
L’AGCM auspica che un miglioramento degli strumenti di comparazione delle offerte tariffarie, inclusivi di tutte le componenti di prezzo, possa rafforzare la concorrenza e favorire una maggiore trasparenza a vantaggio dei consumatori. Il dialogo con la Commissione europea si inserisce in una più ampia strategia di monitoraggio e regolazione del mercato, anche in vista di eventuali azioni correttive o raccomandazioni normative.
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