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Lavoro
10 Luglio 2025 - 23:05
Immagine di repertorio
Confartigianato Torino ha lanciato un allarme riguardo all'abusivismo che imperversa nei settori dell'estetica e dell'acconciatura, un fenomeno che cresce con l’arrivo dell’estate. Secondo l'associazione, l'assenza di controlli adeguati, insieme a un’offerta incontrollata di servizi tramite piattaforme online e passaparola, sta mettendo a rischio la salute dei cittadini. A preoccupare è soprattutto la crescita del mercato sommerso, che si intensifica nei mesi estivi quando molti saloni regolari chiudono per le ferie, creando spazio per operatori non autorizzati.
Giuseppe Anastasia, referente del settore Benessere di Confartigianato, ha sottolineato che l'abusivismo nel settore del benessere ha raggiunto un tasso del 27,6%, un dato quasi doppio rispetto alla media nazionale del lavoro sommerso, che si attesta al 14,4%. Questo indica una problematica che va ben oltre la semplice concorrenza sleale, ma coinvolge anche la sicurezza e la salute pubblica. Anastasia ha spiegato che gestire un salone di bellezza o un centro estetico richiede investimenti significativi in sicurezza, formazione continua, utilizzo di prodotti certificati e igiene. "Non si tratta solo di un taglio o di una ceretta", ha affermato, "è un’attività che richiede competenze specifiche e l’adeguato rispetto delle normative sanitarie".
Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino, ha espresso la sua ferma posizione sulla questione, sottolineando come sia ingiusto e pericoloso che gli operatori regolari vengano penalizzati mentre chi lavora in nero prospera indisturbato. "È necessario un rafforzamento dei controlli, ma è altrettanto fondamentale aumentare la consapevolezza dei cittadini", ha dichiarato De Santis. "Affidarsi a un professionista regolarmente abilitato non solo tutela la propria salute, ma supporta anche l’economia legale e il lavoro onesto."
Secondo i dati regionali, in Piemonte operano oltre 12.200 imprese artigiane nei settori di acconciatura e trattamenti estetici, con circa 22.000 addetti. Nonostante questo numero considerevole, il settore del lavoro sommerso continua a prosperare, alimentato dalla domanda di servizi a basso costo che spesso non rispettano le normative di sicurezza e igiene.
Inoltre, a partire dal 1° settembre 2025, entrerà in vigore un divieto per l’utilizzo di due sostanze chimiche contenute in fotoiniziatori e condizionanti per unghie, sancendo ulteriormente la necessità di un controllo rigoroso sugli ambienti di lavoro e sui prodotti utilizzati. Questo rappresenta un altro passo importante verso la creazione di un ambiente di lavoro più sicuro e in linea con le normative europee.
L'appello di Confartigianato è quindi duplice: da un lato chiedere un maggiore impegno da parte delle istituzioni per intensificare i controlli, dall'altro sensibilizzare i cittadini a scegliere professionisti qualificati e operanti nel rispetto delle leggi. L’obiettivo finale è garantire non solo la protezione dei lavoratori onesti, ma anche la sicurezza e il benessere delle persone che si affidano ai servizi estetici e di acconciatura.
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