l'editoriale
Cerca
La truffa
15 Luglio 2025 - 11:10
Migliaia di multe da revocare e un’inchiesta penale in corso
Tra il 2015 e il 2019, sulla Strada Statale 231 “di Santa Vittoria”, in località Motta di Costigliole d’Asti (AT), la polizia locale dell’Unione dei Comuni “Comunità delle colline tra Langa e Monferrato” ha elevato decine di migliaia di contravvenzioni per eccesso di velocità, applicando un limite di 50 km/h su un tratto in cui il Codice della Strada ne prevedeva 90. Ciò che emerge dall'inchiesta del giornale La Voce è che l'autovelox era stato inizialmente installato nel 2012 entro il centro abitato – dove il limite era corretto – ma nel 2015 è stato spostato su un tratto extraurbano secondario, mantenendo indebitamente la precedente soglia.
Secondo quanto accertato dai carabinieri della Procura di Asti, non esistevano atti formali da parte dell’ente proprietario della strada – in questo caso l’Anas, per conto del Demanio – che giustificassero l’abbassamento del limite. Solo il 9 aprile 2019 è stata emessa un’ordinanza che ha fissato a 50 km/h la velocità massima in quel punto, su richiesta della polizia locale.
L’irregolarità è stata sollevata da un automobilista vercellese, destinatario di più sanzioni tra il 2016 e il 2018. Dopo aver verificato la non coerenza del limite applicato, ha avviato diversi accessi agli atti. La polizia locale, all’epoca diretta da Giampaolo Francalanci, ha inizialmente ostacolato l’accesso alla documentazione, tanto da rendere necessario l’intervento dei carabinieri per ottenere i fascicoli.
In seguito, lo stesso cittadino ha presentato denuncia presso la Procura della Repubblica di Asti, ipotizzando i reati di falso ideologico, truffa ed estorsione. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto ulteriori accertamenti, confermando che per circa quattro anni il limite di 90 km/h non era stato modificato in via ufficiale, rendendo nulle le contravvenzioni comminate entro tale periodo, salvo i casi effettivi di superamento del limite previsto dal Codice.
Dai verbali agli atti, il numero complessivo di multe elevate tramite l’autovelox sarebbe tra le 150.000 e le 200.000. Anche ipotizzando che solo una parte sia riferita al periodo irregolare e che una quota di trasgressori avesse comunque superato i 90 km/h, le sanzioni potenzialmente non dovute ammonterebbero ad almeno 50.000. Con una media stimata di 200 euro a contravvenzione, si ipotizza un incasso indebito superiore a 10 milioni di euro.
Le sanzioni venivano notificate a posteriori, senza contestazione immediata, e in diversi casi gestite da società di recupero crediti. È ora probabile che si apra un contenzioso collettivo per la restituzione delle somme, oltre alle responsabilità penali a carico dei dirigenti coinvolti.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..