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Scienza
24 Luglio 2025 - 11:20
Mancano pochi giorni al passaggio ravvicinato di 2025 OW, un asteroide che – secondo quanto annunciato dalla NASA – sfiorerà la Terra lunedì 28 luglio. La notizia potrebbe suonare allarmante: la roccia spaziale ha le dimensioni della Torre di Pisa, viaggia nello spazio come un aereo supersonico e passerà a “soli” 633.000 chilometri dal nostro pianeta. Ma niente fine del mondo all’orizzonte: la NASA chiarisce che l’oggetto celeste non rappresenta alcun pericolo per la Terra.
L’asteroide, monitorato dal Jet Propulsion Laboratory (JPL), è il più grande tra i cinque oggetti che solcheranno le vicinanze terrestri nei prossimi giorni. Gli altri, più piccoli (tra i 30 e i 60 metri), transiteranno a una distanza di oltre un milione di miglia. Il 2025 OW, invece, si avvicinerà a poco più di 1 milione di chilometri: una distanza tre volte superiore a quella che separa la Terra dalla Luna, ma sufficiente per finire sotto i riflettori della comunità astronomica e... della stampa.
Quanto è grande davvero? Secondo i dati della NASA, 2025 OW ha una lunghezza stimata paragonabile a un palazzo di 15 piani, o – per restare in Italia – all’altezza iconica della Torre pendente. Non un mostro capace di distruggere il pianeta, ma neanche un sassolino cosmico. È classificato come asteroide di piccole-medie dimensioni, il che, in gergo scientifico, significa che potrebbe al massimo provocare danni lievi se entrasse nell’atmosfera terrestre, come la frantumazione di vetri o qualche boato da film apocalittico. Ma non è questo il caso.
Cosa succede se entra in atmosfera? Non lo farà. Ma se lo facesse, niente panico: corpi celesti di queste dimensioni tendono a disintegrarsi durante l’ingresso nell’atmosfera, a causa dell’intenso attrito e della pressione. La roccia verrebbe distrutta prima di toccare il suolo, trasformandosi in una pioggia di frammenti innocui o, al massimo, in un piccolo spettacolo pirotecnico naturale. In altre parole, l’asteroide non arriverebbe mai a “fare danni” al suolo.
Perché l’idea di un “incontro ravvicinato” tra Terra e un oggetto spaziale affascina, incuriosisce e – ammettiamolo – un po’ inquieta. Ma la comunità scientifica è chiara e compatta nel rassicurare: 2025 OW è sotto controllo, non cambierà la sua traiettoria e non è una minaccia. È l’ennesimo esempio di quanto l’osservazione astronomica sia fondamentale per tenere d’occhio il traffico cosmico, anche quando sfila in silenzio e a distanza di sicurezza.
Il 28 luglio nessun impatto, nessun cratere, nessun film con Bruce Willis. Solo una roccia solitaria, in viaggio nello spazio, che ci ricorderà – se mai ce ne fosse bisogno – quanto siamo piccoli sotto le stelle.
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