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Monviso, 120 anni in alta quota: festa per il rifugio Quintino Sella e il Cai di Saluzzo

Tra storia, alpinismo e cultura, il 2025 celebra due pilastri della montagna piemontese con eventi, spettacoli e nuovi progetti per il futuro.

Monviso, 120 anni in alta quota: festa per il rifugio Quintino Sella e il Cai di Saluzzo

l 2025 è un anno dal forte valore simbolico per gli appassionati di montagna e per il Club Alpino Italiano, poiché segna i 120 anni dalla fondazione di due realtà strettamente legate al Monviso: il rifugio Quintino Sella, situato sul versante est del massiccio, e la sezione Cai Monviso Saluzzo, proprietaria del rifugio Vallanta in valle Varaita.

Queste due strutture, insieme ad altri rifugi storici come l’Alpetto, il Refuge du Viso, il Granero e il Giacoletti, formano una rete strategica che sostiene gli alpinisti impegnati nella salita al Monviso o nel completamento del Giro del Monviso.

Il rifugio Quintino Sella, collocato nei pressi del lago Grande di Viso, fu inaugurato il 23 luglio 1905 per volontà del Cai Nazionale. Fin dai primi anni si distinse per modernità e capacità ricettiva, arrivando oggi ad accogliere oltre 80 persone. Negli anni, la struttura è stata oggetto di numerosi interventi di miglioramento, tra cui un’importante ristrutturazione avvenuta tra il 1998 e il 2001, che ha riguardato l’ampliamento e l’adeguamento degli impianti sanitari.

Un’estate di eventi tra libri, musica e teatro

Per onorare il traguardo dei 120 anni, il Cai ha messo in calendario una serie di eventi culturali. Le prime iniziative si sono svolte a luglio con la presentazione del libro “I cavalieri del Re di Pietra” di Adriano Mattio, dedicato a quarant’anni di scalate sul Monviso, e con un concerto della Scuola Apm di Saluzzo.

Il programma proseguirà il 10 agosto con la presentazione del libro “La parete inviolata” di Marika Abbà, che racconta la prima salita del versante Nord Ovest del Monviso. Due giorni dopo, il 12 agosto, la compagnia teatrale Scavalcamontagne metterà in scena al rifugio Quintino Sella lo spettacolo “Summertime, il teatro in quota”, pensato come omaggio culturale alla struttura.

Il rifugio Vallanta come luogo simbolico

I festeggiamenti ufficiali della sezione Cai Monviso Saluzzo sono cominciati con un brindisi presso il rifugio Vallanta, situato a 2450 metri. La scelta di questo luogo non è casuale: costruito cinquant’anni fa proprio dalla sezione saluzzese, il rifugio rappresenta un luogo identitario, oltre che un punto d’appoggio fondamentale per chi affronta le alte vie del Monviso.

Il presidente del Cai Monviso, Riccardo Botta, ha sottolineato che il Vallanta non è soltanto un rifugio, ma “la casa della sezione”. Ha aggiunto che l’organizzazione intende celebrare il traguardo investendo in infrastrutture, a partire dalla centralina elettrica, che ha ormai 40 anni e necessita di essere sostituita. L’obiettivo – ha fatto sapere – è di portare la potenza elettrica disponibile da 5 a 30 kWh, così da offrire maggiori servizi e migliorare l’accoglienza.

A 120 anni dalla sua apertura, il rifugio Quintino Sella continua a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per gli alpinisti, simbolo della lunga storia del Cai e della passione per la montagna.

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