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Il sole conquista l’Europa: a giugno il fotovoltaico è stata la prima fonte di energia

Per la prima volta nella storia, l’energia solare supera tutte le altre fonti nell’UE: cala il carbone, crescono le rinnovabili

Il sole conquista l’Europa: a giugno il fotovoltaico è stata la prima fonte di energia

Nel mese di giugno 2025, l’Unione Europea ha raggiunto un traguardo significativo nel cammino verso un sistema energetico più sostenibile: per la prima volta, l’energia solare è diventata la principale fonte di elettricità nel continente. Secondo il rapporto pubblicato da Ember, think tank indipendente specializzato nella transizione energetica, il solare ha coperto il 22,1% del fabbisogno elettrico dei Paesi membri, generando 45,4 terawattora (TWh).

Una svolta storica nel mix energetico europeo

Questo risultato rappresenta un punto di svolta nella trasformazione energetica dell’Europa. L’aumento della produzione da fonti rinnovabili – in particolare solare, eolico e idroelettrico – ha contribuito a ridurre in modo marcato il ricorso ai combustibili fossili. Tra questi, il carbone – notoriamente tra i più inquinanti – ha toccato i minimi storici, rappresentando solo il 6,1% del mix energetico europeo a giugno, in calo rispetto all’8,8% dello stesso mese del 2024.

Tredici Paesi hanno giocato un ruolo decisivo nell'espansione del fotovoltaico: tra questi Germania, Francia, Austria, Grecia, Paesi Bassi, Polonia e Romania, solo per citarne alcuni.

Andamento delle fonti energetiche nel 2025

Nel complesso, la quota di energia generata da fonti fossili a giugno è rimasta bassa, pari al 23,6% (48,5 TWh), appena sopra il minimo storico registrato il mese precedente (22,9%). Tuttavia, i dati dei primi sei mesi del 2025 mostrano una crescita del 13% della produzione da fonti fossili rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo aumento è stato in parte determinato da una riduzione dell’energia eolica e idroelettrica, causata da condizioni climatiche avverse come la siccità, che ha spinto verso un maggiore utilizzo del gas (+19%).

Il ruolo cruciale del fotovoltaico

Secondo Ember, l’ascesa dell’energia solare è stata resa possibile da due fattori chiave: da un lato, l’intensa attività di installazione di nuovi impianti fotovoltaici negli ultimi anni; dall’altro, le elevate temperature e la presenza costante del sole, che hanno favorito una produzione continua e abbondante proprio nei periodi di maggiore domanda, come durante le ondate di calore di giugno.

Le altre fonti nel mix europeo

Oltre al solare, altre fonti hanno mantenuto un ruolo rilevante nel bilancio energetico dell’UE: l’energia nucleare, che si conferma la principale fonte non rinnovabile, ha prodotto 44,7 TWh (21,8%). Seguono l’eolico (15,8%), il gas naturale (14,4%) e l’idroelettrico (12,8%).

L’inversione di rotta dell’Europa verso le rinnovabili si inserisce in un contesto globale sempre più determinato ad abbandonare i combustibili fossili. Già alla COP28 di Dubai, nel 2023, i 198 Paesi partecipanti avevano sancito l’impegno comune per una progressiva uscita dalle fonti fossili, superando l’approccio del semplice “phase-out” con una posizione più netta e vincolante.

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