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07 Agosto 2025 - 12:05
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha pubblicato un primo rapporto preliminare sul settore dei libri scolastici. Anche se le conclusioni definitive arriveranno solo dopo la raccolta di osservazioni entro settembre, alcuni punti già sollevano interrogativi noti a tante famiglie: i costi per i testi scolastici sono alti, spesso poco trasparenti, e difficili da contenere.
L’indagine dell’Antitrust, avviata nel settembre 2024, mette in luce una situazione particolare: il mercato è dominato da pochi grandi editori (Mondadori 32%, Zanichelli 25%, Sanoma 13,5%, La Scuola 8%) che controllano circa l’80% dell’intero comparto. Nonostante il calo degli studenti dal 2019, il volume delle vendite è cresciuto del 13% in dieci anni, con una spesa media aumentata del 4-5% a studente.
Il problema principale? L’adozione frequente di nuove edizioni con modifiche minime, che rendono però inutilizzabili i libri degli anni precedenti. Inoltre, gli sconti sono limitati: la legge impone un tetto massimo del 15% rispetto al prezzo di copertina, con l’intento di proteggere le librerie, ma con un impatto negativo per le famiglie consumatrici.
Nelle scuole elementari i libri sono forniti dallo Stato. Alle medie e alle superiori, invece, le spese ricadono direttamente sui genitori. Secondo l’Adoc, nel 2025 il costo medio dei libri per il primo anno delle medie è di 355 euro, mentre per le superiori si arriva a 553 euro. Aggiungendo zaini, astucci, dizionari e altri materiali, si può arrivare a 700 euro – e fino a 2500 euro per l’intero ciclo scolastico.
L’Associazione Italiana Editori conferma che per l’anno scolastico 2025 i prezzi di copertina sono aumentati dell’1,7% per le medie e dell’1,8% per le superiori, in linea con l’inflazione.
Molte Regioni e Comuni mettono a disposizione fondi per le famiglie con ISEE basso. È importante controllare i siti istituzionali e i portali scolastici per trovare i bandi attivi.
Inoltre, i neomaggiorenni possono usufruire della Carta Cultura e della Carta del Merito, entrambe del valore di 500 euro, valide anche per acquistare libri scolastici.
L’Adoc propone anche una detrazione fiscale del 19% sui testi scolastici da inserire nella dichiarazione dei redditi.
I libri di testo rappresentano una spesa sempre più pesante per le famiglie italiane. In attesa di eventuali interventi normativi da parte dell’Antitrust, è possibile risparmiare adottando soluzioni intelligenti, attente e organizzate. La collaborazione tra famiglie, l’uso consapevole dell’usato, la scelta mirata dei materiali e l’accesso alle agevolazioni pubbliche possono fare davvero la differenza.
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