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Il colloquio

L’Ad di Blue Engineering: «La Tav subito o Torino sprofonderà»

Il manager della società torinese a maggioranza cinese, parla anche di metro, Malpensa e Ponte sullo Stretto di Messina

L’Ad di Blue Engineering: «La Tav subito o Torino sprofonderà»

Mohammed Eid, amministratore delegato di Blue Engineering

Mohammed Eid, amministratore delegato di Blue Engineering, lo dice subito: «Comunque sia noi non lasceremo Torino. Ciò che ci lega a questa città è molto e i nostri clienti vengono da noi ovunque siamo. Ma il futuro di Torino lo vedo grigio». Al telefono da un’isola greca dove trascorre qualche giorno di vacanza, il manager “giramondo” spiega: «Non è possibile che si sia cominciato a parlare di Tav agli inizi degli anni 90 e oggi siamo ancora qui a discuterne. Intanto in Turchia e in Cina hanno costruito reti ferroviarie ad alta velocità per decine di miglia di chilometri. Senza Tav, Torino è destinata ad un inevitabile declino, all’isolamento. Non è accettabile che si perda tutto questo tempo. Prima si discute, poi si agisce e ora è tempo di azione». Eid è un fiume in piena: «Non è assolutamente vero che in Italia non ci siano aziende capaci di costruire queste infrastrutture, ci sono eccome. Tant’è che all’estero, dalla Turchia ai Paesi arabi, all’oriente, a lavorare sono spesso aziende italiane». Il manager è un uomo del fare e del fare bene e in fretta: «La mia azienda si trova tra Rivoli e Torino e io transito spesso in corso Francia. Ma da quanto tempo ci sono i cantieri della metropolitana? Troppo, davvero troppo. Faccio un esempio: sono un commerciante che sapendo che prolungano la metropolitana, decido di aprire una trattoria in corso Francia. So che per uno due anni dovrò resistere, ma i lavori vanno così a rilento che quando inaugureranno la metro, la mia trattoria sarà fallita da anni. Il mondo va ad una velocità di gran lunga superiore a quella dell’avanzamento dei lavori delle nostre infrastrutture».

Aid che è uno dei fondatori di Blue (quasi 200 dipendenti), società di capitale a maggioranza cinese, leader nella progettazione ferroviaria, automobilistica (sono di Blue i progetti più avanzati a guida autonoma), aerospaziale, nell’automazione e nel settore nautico, aggiunge: «Non ci sono solo Tav e metro. Purtroppo da Caselle partono pochi voli e, per chi come me lavora in tutto il mondo, l’aeroporto di riferimento è Malpensa, e questo va bene. Ma è mai possibile che per raggiungerlo si debbano impiegare ore e che non ci sia un sistema veloce, a rotaia o su gomma, di collegamento? Quando alcuni miei clienti vengono dall’estero per visitare la mia azienda, devono mettere in conto tre giorni solo di viaggio. Tutto tempo perso», e il tempo è denaro, e non solo. Eid accetta anche di parlare del progetto dell’ultima grande infrastruttura italiana, il Ponte sullo Stretto di Messina: «Nulla da dire, ma attenzione, corriamo il rischio dell’effetto imbuto, perché in Sicilia non esistono collegamenti moderni su rotaia (in alcuni tratti la linea è una sola) e autostradali. Prima bisognerebbe dotare la regione di moderne vie di comunicazione e poi (o contemporaneamente) costruire il ponte».

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