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I dati
31 Agosto 2025 - 09:40
Negli ultimi mesi si è registrato un aumento significativo delle cosiddette truffe da manipolazione del pagatore, un tipo di frode che sfrutta l’inganno diretto ai danni del cliente. Un episodio emblematico ha coinvolto diversi imprenditori italiani che hanno ricevuto chiamate apparentemente provenienti dal ministro della Difesa Guido Crosetto: i malintenzionati, fingendosi il politico, chiedevano ingenti somme di denaro per presunte questioni di sicurezza nazionale. L’inganno risultava credibile perché costruito nei minimi dettagli.
Secondo la Banca d’Italia, che ha analizzato i dati nel Rapporto sulle operazioni fraudolente del secondo semestre 2024, questa tipologia di frode rappresenta oggi la minaccia più difficile da contrastare.
Questa tecnica colpisce soprattutto i bonifici, ma si sta diffondendo anche nei pagamenti con carta. La sua insidiosità sta nel fatto che la vittima è indotta a disporre volontariamente un trasferimento di denaro, convinta che il beneficiario sia legittimo. Per raggiungere questo scopo, i criminali utilizzano strumenti di ingegneria sociale, raccogliendo informazioni personali e sfruttandole per guadagnarsi la fiducia del cliente.
A differenza delle frodi non autorizzate – come la clonazione di carte – qui il cliente stesso autorizza l’operazione, pur essendo manipolato. Questo aggira la Strong Customer Authentication (SCA), cioè l’autenticazione forte, e comporta che le perdite ricadano soprattutto sull’utente.
Nei bonifici, le vittime sostengono l’89% delle perdite.
Per altri strumenti le percentuali sono inferiori: carte (40%), moneta elettronica (31%) e prelievi da ATM (51%).
Nel 2024 le frodi da manipolazione hanno registrato un balzo del 49% rispetto all’anno precedente, mentre i casi di frode non autorizzata, dove l’SCA è più efficace, sono diminuiti del 7%.
Un altro dato preoccupante riguarda il recupero delle somme: poiché l’operazione è formalmente autorizzata dal cliente, non scattano automaticamente i rimborsi previsti dalla normativa, rendendo molto difficile riottenere i soldi persi.
Il danno economico è particolarmente rilevante nei bonifici:
Bonifico ordinario: 5.864 euro in media
Bonifico istantaneo: 1.666 euro
Carte: 87 euro
Moneta elettronica: 45 euro
Prelievi ATM: 471 euro
Le transazioni online (a distanza) risultano più esposte rispetto ai pagamenti nei negozi fisici, anche se il divario si è ridotto.
Le frodi colpiscono con maggiore frequenza le operazioni transfrontaliere, soprattutto verso Paesi fuori dallo Spazio Economico Europeo (SEE), in particolare per carte e moneta elettronica.
Per rafforzare la sicurezza, la Banca d’Italia ha introdotto diverse misure già con la direttiva europea PSD2 del 2015 e sta lavorando a nuovi strumenti. Tra le novità in arrivo a livello europeo:
sistemi di monitoraggio più stringenti da parte delle banche, con possibilità di sospendere pagamenti sospetti in attesa di conferma;
obbligo di verificare la corrispondenza tra nome del beneficiario e IBAN anche per i bonifici ordinari, non solo per gli istantanei.
La consapevolezza dei clienti è fondamentale. La corretta informazione e l’educazione finanziaria rappresentano la prima barriera contro i raggiri: riconoscere i segnali sospetti e mantenere un atteggiamento prudente può fare la differenza tra cadere vittima di una frode o evitarla.
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