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Il progetto

"Illuminate", il progetto alessandrino per combattere il colesterolo altro

Dall'ospedale di Alessandria il progetto che monitora le terapie in tempo reale. Obiettivo: ridurre infarti e ictus

"Illuminate", il progetto alessandrino per combattere il colesterolo altro

L'ipercolesterolemia è un nemico silenzioso che colpisce milioni di italiani, eppure molti pazienti ad alto rischio non seguono le cure necessarie. A rivelarlo è il progetto di ricerca "Illuminate", condotto dall'ospedale di Alessandria, che sta facendo emergere dati preoccupanti sulla gestione di questa patologia nel nostro paese.

UN PROBLEMA NAZIONALE SOTTOVALUTATO
I numeri parlano chiaro: in Italia il 34,8% delle morti è dovuto a problemi cardiovascolari legati all'accumulo di placche nelle arterie. Di questi decessi, la cardiopatia ischemica è responsabile del 10,4% dei casi, mentre l'ictus del 9,2%. Nonostante questi dati allarmanti, la ricerca condotta ad Alessandria rivela che un paziente su quattro considerato a molto alto rischio cardiovascolare non assume alcuna terapia per abbassare il colesterolo.

Il dato non è isolato: anche lo studio nazionale Santorini del 2023 conferma che circa un terzo dei pazienti più a rischio non segue alcun trattamento farmacologico. Una situazione che mette in evidenza un grave problema di sottovalutazione della malattia sia da parte dei pazienti che del sistema sanitario.

LA TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA SALUTE
Il progetto "Illuminate", avviato 9 mesi fa dall'azienda ospedaliera di Alessandria in collaborazione con l'asl locale, sta provando a cambiare questo scenario utilizzando strumenti innovativi. L'iniziativa, diretta da Antonio Maconi e sostenuta da Novartis Farma, ha già creato una sorta di "cruscotto digitale" che permette ai medici di monitorare in tempo reale quanto siano efficaci le terapie prescritte ai pazienti.

Questo sistema non solo tiene traccia di chi sta seguendo le cure e chi no, ma aiuta anche a ottimizzare le risorse sanitarie, riducendo gli sprechi e migliorando i risultati delle terapie. 

L'obiettivo del progetto non è solo raccogliere dati, ma trasformarli in strumenti concreti per migliorare le cure. I ricercatori stanno lavorando per completare la stratificazione dei pazienti in base al loro livello di rischio e per definire raccomandazioni operative precise che possano guidare i medici nelle decisioni terapeutiche.

Il sistema sviluppato ad Alessandria potrebbe diventare un modello da replicare in altri ospedali italiani, contribuendo a ridurre il grave problema della mancata aderenza alle terapie contro il colesterolo alto.

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