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Anteprima automotive
19 Settembre 2025 - 19:20
L’elettrico cambia pelle? Con l’anteprima mondiale della Peugeot E-3008 equipaggiata con tecnologia IBIS – Intelligent Battery Integrated System, Stellantis - che a quanto pare non abbandona del tutto il sogno full electric - cerca di segnare un punto di svolta nell’automotive. Non si tratta di un semplice aggiornamento: qui il caricabatterie e l’inverter scompaiono come componenti separati, perché integrati direttamente nella batteria. Una rivoluzione che promette veicoli più efficienti, leggeri e facili da gestire.
IBIS ripensa il cuore del powertrain elettrico. In pratica, la batteria diventa il centro di controllo: gestisce alimentazione AC e DC, supporta il motore, la rete e persino i sistemi ausiliari a 12V. I vantaggi non sono da laboratorio, ma concreti:
+10% di efficienza energetica sul ciclo WLTC.
+15% di potenza, con 172 kW erogati contro i precedenti 150 kW, senza ingombri aggiuntivi.
-40 kg di peso e fino a 17 litri di volume liberati, con benefici anche per l’aerodinamica.
Ricariche più veloci del 15%, come passare da 7 a 6 ore con una wallbox AC da 7 kW.
La E-3008 con IBIS è frutto di una collaborazione che unisce Stellantis e Saft (TotalEnergies) con università e centri di ricerca francesi come CNRS e Université Paris-Saclay. Dopo i primi test su sistemi stazionari nel 2022, ora la tecnologia entra in strada. E la roadmap è chiara: con la fase 2 avviata nel 2025 e il supporto del programma France 2030, l’obiettivo è portare IBIS nei modelli di serie entro fine decennio.
La portata del progetto va oltre le quattro ruote. IBIS si candida a essere la piattaforma energetica per ferrovie, aerospazio, settore marittimo e data center, dimostrando la sua versatilità e scalabilità.
«Semplificazione è innovazione» ha dichiarato Ned Curic, Chief Engineering and Technology Officer di Stellantis. Hervé Amossé, EVP Energy Storage Systems di Saft, parla invece di «nuova era di soluzioni energetiche intelligenti, flessibili e sostenibili».
Come evidenziato anche dalla tabella dei KPI (pag. 5 del documento), i benefici coprono l’intero ciclo di vita: maggiore durata delle batterie (+10%), riduzione dei guasti (3 volte meno), manutenzione più semplice, sicurezza migliorata e costi di produzione ottimizzati. In sintesi: meno complessità, più valore.
C'è da chiedersi, però, quale sia a questo punto il piano di Stellantis. Se da un lato, infatti, spinto dal mercato, il Gruppo guidato da John Elkann ha virato fortemente sull'ibrido - e abbandonato a caro prezzo l'idrogeno -, dall'altro sembra voler proseguire sulla via dell'elettrico. Il tutto aspettando lo svelamento, a inizio 2026, del piano industriale firmato dal ceo Antonio Filosa.
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