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L'ordinanza

Chivasso: le forze dell'ordine potenziano i controlli nel centro storico fino a dicembre

Controlli mirati dalle 19:00 alle 6:00, con particolare attenzione a sicurezza pubblica e fruibilità degli spazi urbani

Chivasso: le forze dell'ordine potenziano i controlli nel centro storico fino a dicembre

Il centro di Chivasso sarà sottoposto a una vigilanza rafforzata da parte delle forze dell'ordine dal 20 settembre al 20 dicembre 2025. Lo ha stabilito il Prefetto di Torino, Donato Cafagna, con un'ordinanza che individua specifiche aree urbane dove intensificare i controlli. In particolare, verrà coinvolta la zona tra piazza Garibaldi, piazza XII Maggio 1944, piazzale e via Ceresa, via Caluso all'angolo con via Bradac e parte delle vie Roma e Italia. Si tratta di aree centrali che includono alcuni dei punti nevralgici della vita sociale e commerciale cittadina.

Il provvedimento si basa su un rapporto del Questore di Torino dell'8 settembre 2025 che ha evidenziato la necessità di interventi preventivi nella zona, anche in considerazione di alcune criticità legate alla sicurezza pubblica.

COME FUNZIONERÀ LA VIGILANZA
Il Prefetto ha incaricato dell'esecuzione del provvedimento le forze dell'ordine e la polizia locale, che dovranno coordinarsi con il sindaco di Chivasso. La misura ha carattere contingibile e urgente, pensata per integrare gli strumenti già in uso per il controllo del territorio. Il periodo di tre mesi dovrebbe permettere di valutare l'efficacia dell'intervento e decidere eventuali proroghe o modifiche.

L'attenzione si concentrerà in particolare nelle fasce orarie serali e notturne, dalle 19:00 alle 6:00 del mattino seguente, quando si registra maggiore affluenza di persone e un aumento delle attività che possono generare disturbo alla quiete pubblica.

Il provvedimento sarà pubblicato sull'albo pretorio del Comune di Chivasso e sui siti internet istituzionali per garantire la massima diffusione. Contro l'ordinanza è possibile ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dalla pubblicazione, oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni.

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