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La cerimonia
20 Settembre 2025 - 12:50
In occasione della prima Giornata degli Internati Italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda guerra mondiale, la Prefettura di Torino ha ospitato una cerimonia solenne nella sala degli specchi. Il prefetto Donato Cafagna, insieme al sottosegretario alla presidenza della Regione Piemonte Claudia Porchietto e all’assessore alla Sicurezza del Comune di Torino Marco Porcedda, ha consegnato tredici delle quindici medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica ai familiari di cittadini dell’area metropolitana torinese, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti e costretti al lavoro coatto per l’economia di guerra. Alla cerimonia hanno preso parte le autorità del territorio e i sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti.
Nel suo intervento, il prefetto Cafagna ha ricordato come la scelta degli internati militari italiani di resistere senza armi al nazifascismo rappresenti ancora oggi un esempio di coraggio e di dignità civile. «Il 20 settembre è stato riconosciuto dalla legge n. 6 del 13 gennaio 2025 quale Giornata degli internati nei campi di concentramento tedeschi, in ricordo del giorno del 1943 in cui Hitler modificò lo status dei prigionieri di guerra italiani in internati militari, privandoli della protezione della Convenzione di Ginevra. Questa ricorrenza serve a conservare la memoria di chi subì violenze fisiche e morali e fu destinato al lavoro coatto, e a onorare i militari italiani che furono uccisi per aver rifiutato di collaborare con il regime nazionalsocialista».
Il sottosegretario Claudia Porchietto ha sottolineato il valore attuale della ricorrenza: «Partecipare oggi alla cerimonia ha rappresentato un momento di profonda riflessione e di doverosa memoria. Con le medaglie d’onore non celebriamo solo il passato, ma riaffermiamo l’impegno a trasmettere alle nuove generazioni il ricordo del sacrificio di migliaia di militari e civili, affinché diventi fondamento di pace, giustizia e responsabilità civile. Libertà e democrazia non sono mai valori da dare per scontati».
Sulla stessa linea anche l’assessore alla Sicurezza di Torino, Marco Porcedda: «Questa Giornata assume ancora più valore in un periodo storico segnato da nuovi conflitti. La memoria diventa essenziale per trasmettere alle giovani generazioni i valori di libertà e democrazia, principi negati agli internati che subirono condizioni di vita disumane e che abbiamo il dovere di non dimenticare».
I riconoscimenti, definiti dal prefetto come un «risarcimento morale» offerto dalla Repubblica Italiana, sono stati conferiti ai familiari di: Marcello Agagliati, Giulio Allesiardi, Angelo Appio, Nelson Bracco, Giuseppe Cardinale, Biagio Castiglione, Giuseppe Comito, Francesco Faraci, Ciro Foschi, Giovanni Igliera, Gino Marangoni, Alberto Milano, Carlo Pichetto, Giovanni Stefano Ricca, Vincenzo Sessa.
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