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La conferenza

XVIII ESPAnet Italia: tre giorni di dibattiti al Politecnico di Torino su politiche sociali e cambiamenti globali

Welfare, mercato del lavoro e formazione al centro del dibattito.

 XVIII ESPAnet Italia: tre giorni di dibattiti al Politecnico di Torino su politiche sociali e cambiamenti globali

Tre giorni di dibattiti e confronti al Politecnico di Torino per affrontare una delle sfide più complesse del nostro tempo: come adattare le politiche sociali alle grandi trasformazioni in corso. La XVIII Conferenza ESPAnet Italia, che si è svolta dal 16 al 18 settembre, ha riunito circa 300 studiosi per riflettere sui cambiamenti che stanno ridisegnando il rapporto tra tecnologia, ambiente e società.

L'evento ha posto al centro dell'attenzione la cosiddetta "tripla transizione" che caratterizza l'epoca attuale: quella ecologica, tecnologica e sociodemografica. Tre processi interconnessi che stanno obbligando a ripensare il modo in cui organizziamo la produzione, distribuiamo le risorse e gestiamo i sistemi di welfare a tutti i livelli.

Per la prima volta nella sua storia, il Politecnico di Torino ha ospitato questa importante conferenza nazionale. Come ha sottolineato il vicerettore Stefano Sacchi, l'evento testimonia il ruolo sempre più rilevante che l'ateneo torinese sta assumendo nella ricerca scientifica sul legame tra tecnologia e politiche pubbliche, contribuendo a definire risposte concrete alle sfide demografiche, climatiche e geopolitiche del nostro tempo. 

La conferenza ha alternato sessioni riservate agli addetti ai lavori con eventi pubblici aperti a tutti. Tra i momenti più significativi, tre conferenze magistrali hanno affrontato temi cruciali per il futuro del lavoro e del welfare. Judith Kirton-Darling, segretaria generale del sindacato europeo dei lavoratori dell'industria, ha analizzato le conseguenze industriali e sociali del Green Deal europeo e il ruolo che le politiche sociali possono giocare nella transizione ecologica.

La sociologa Valeria Pulignano dell'Università di Leuven ha portato l'attenzione sul tema del lavoro non retribuito e sulle disuguaglianze nel lavoro precario, mentre Maurizio Ferrera, considerato il padre degli studi sul welfare state in Italia, ha riflettuto sul rapporto tra costruzione dello stato, capacità istituzionali e sistemi di protezione sociale.

Le discussioni hanno spaziato dall'efficacia della spesa per il welfare alle trasformazioni del sistema italiano nell'ultimo decennio, fino al rapporto tra istruzione, formazione e lavoro di fronte al cambiamento demografico. Temi che toccano direttamente la vita di milioni di persone e che richiedono risposte politiche innovative e tempestive.

L'incontro conclusivo, organizzato insieme al Centro Studi Theseus, si è concentrato su una questione particolarmente sentita: l'andamento dei salari in Italia nel contesto delle trasformazioni in corso. Al dibattito hanno partecipato rappresentanti del mondo sindacale, accademico e imprenditoriale, con Giorgio Airaudo della CGIL, i professori Lia Pacelli dell'Università di Torino e Michele Raitano della Sapienza, e Massimo Richetti dell'Unione Industriali Torino.

La conferenza è stata realizzata con il contributo del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione del Politecnico e il sostegno di INAPP e INVALSI, due istituti nazionali che si occupano rispettivamente di analisi delle politiche pubbliche e valutazione del sistema educativo.

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