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Contributi da 10mila euro per universitari con disabilità gravissima: il bando di Edisu Piemonte

Domande aperte dal 22 settembre al 15 ottobre 2025, priorità cronologica alle domande in caso di fondi insufficienti

Edisu Piemonte, 10mila euro per l’assistenza agli universitari con disabilità gravissima: un bando che misura l’inclusione

I fondi per il contributo arrivano dal dal Ministero dell’Università e della Ricerca

Edisu Piemonte apre il bando per sostenere gli studenti universitari con disabilità gravissima, grazie ai contributi economici messi a disposizione dal Ministero dell’Università e della Ricerca con decreto del 17 luglio 2025.

L’avviso si rivolge agli iscritti per l’anno accademico 2025/26 a un ateneo o a un istituto Afam del Piemonte con certificazione ai sensi della Legge 104/92, art. 3, comma 3. Le domande potranno essere presentate dal 22 settembre fino alle ore 12 del 15 ottobre tramite la modulistica disponibile sul sito dell’ente.

Il sostegno consiste in un assegno di cura forfettario di 10mila euro, destinato a rimborsare le spese per l’assistenza garantita da personale qualificato assunto con regolare contratto di almeno dieci mesi, nel periodo settembre 2025-luglio 2026.

Edisu raccoglierà le richieste e le trasmetterà al Mur, che assegnerà le risorse necessarie. L’erogazione avverrà solo dopo lo stanziamento ministeriale e, in caso di fondi insufficienti, sarà seguito l’ordine cronologico di ricezione delle domande.

«Offrendo un aiuto agli studenti con disabilità gravissima e alle loro famiglie per sostenerli nel percorso universitario, la partecipazione al bando riconferma la nostra sollecitudine a sfruttare ogni opportunità per l’effettiva fruizione del diritto allo studio», dichiara il presidente di Edisu Piemonte Roberta Piano.

Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte e assessore al Diritto allo Studio Universitario, sottolinea: «Il diritto allo studio deve essere realmente accessibile a tutti, senza eccezioni. Questo contributo rappresenta un sostegno concreto agli studenti con disabilità gravissima e alle loro famiglie, affinché nessuno sia costretto a rinunciare al proprio percorso universitario».

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