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Salute e prevenzione

Autunno caldo per la salute: influenza e Covid in risalita

Si stimano 16 milioni di contagi: vaccini aggiornati disponibili da ottobre, ma solo 1 italiano su 3 pensa di vaccinarsi

Autunno caldo per la salute: influenza e Covid in risalita

Secondo le previsioni di Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università di Milano, i virus influenzali e affini – dai Rhinovirus al virus respiratorio sinciziale, fino a Sars-CoV-2 – potrebbero interessare il 15-25% della popolazione. Un impatto paragonabile alle ultime due stagioni record.

L’esperienza dell’Australia, che funge da “cartina di tornasole” per l’emisfero boreale, suggerisce prudenza: lì i casi hanno mostrato un’impennata dall’inizio della primavera, con picco nei mesi invernali.

La campagna vaccinale

I vaccini contro l’influenza arriveranno a ottobre, insieme alle nuove formulazioni anti-Covid aggiornate alla variante LP.8.1. La circolare del ministero della Salute prevede un richiamo annuale per over 60 e categorie fragili. Sarà possibile la somministrazione congiunta dei due vaccini, soluzione che semplifica la protezione e riduce il rischio di complicanze.

Il Covid, intanto, resta sotto osservazione: nella settimana 11-17 settembre i casi sono risaliti a 3.692 (contro i 2.824 della precedente), con 21 decessi registrati.

Vaccini, tra necessità e diffidenza

La protezione resta lo strumento più efficace, ma non mancano le resistenze. Un’indagine Human Highway per Assosalute evidenzia che il 59% degli italiani riconosce l’importanza dei vaccini, ma solo il 36,6% intende vaccinarsi quest’anno. La propensione cresce tra gli over 65 (57%), la fascia più esposta a complicanze.

Allo stesso tempo, cresce la consapevolezza nell’uso dei farmaci da banco: l’81,8% dei cittadini ne sottolinea l’importanza, mentre il ricorso agli antibiotici rimane ancora troppo frequente, specie tra i giovani. “Vanno prescritti solo in caso di complicanze batteriche – ricorda Pregliasco – perché contro i virus sono inutili e alimentano l’antibiotico-resistenza”.

Il nodo della disinformazione

Un ulteriore ostacolo è la diffusione di fake news. Otto italiani su dieci temono che le bufale possano condizionare le scelte di salute, ma meno del 30% sa orientarsi verso fonti attendibili.

Cosa aspettarsi

Con l’autunno alle porte, il quadro delineato dagli esperti è chiaro: l’influenza 2025-2026 rischia di mettere in difficoltà i servizi sanitari. La raccomandazione resta una: vaccinarsi, soprattutto se si appartiene alle categorie fragili, per affrontare con maggiore sicurezza una stagione che si annuncia impegnativa.

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