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01 Ottobre 2025 - 19:10
L’incentivo copre fino al 65% della spesa, ma in piccoli Comuni arriva al 100%
Dal 25 dicembre entrerà in vigore il Conto Termico 3.0, nuovo strumento di sostegno per interventi di efficienza energetica e produzione di energia da fonti rinnovabili. Il decreto, pubblicato a fine settembre in Gazzetta Ufficiale, mette a disposizione 900 milioni di euro l’anno, di cui 400 destinati alla pubblica amministrazione.
La misura si distingue dai bonus casa perché non prevede limiti di reddito né differenze tra prime e seconde case. L’incentivo, fino al 65% della spesa, sarà versato direttamente sul conto corrente: entro i 15mila euro in un’unica soluzione, oltre questa cifra a rate fino a cinque tranche.
Per i privati sono previsti contributi per sostituire impianti con pompe di calore, apparecchi ibridi, biomasse, solare termico e scaldacqua a pompa di calore. Pubblica amministrazione e imprese potranno accedere anche a interventi su infissi, cappotti, illuminazione efficiente, colonnine di ricarica e fotovoltaico con accumulo. Nei piccoli Comuni sotto i 15mila abitanti, scuole e ospedali, l’incentivo potrà coprire addirittura il 100% delle spese.
Le domande andranno presentate al Gse, con modalità semplificate per prodotti già prequalificati. Le regole operative definitive sono attese entro due mesi dall’entrata in vigore.
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