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Rete, sicurezza, trasparenza

Antenna 5G di Tonengo: lavori in fase conclusiva, attivazione prevista entro fine anno

Il Comune di Mazzè rassicura sulla messa in funzione dell’impianto e annuncia monitoraggi sulle emissioni elettromagnetiche

Antenna 5G di Tonengo

Immagine di repertorio

L’antenna 5G installata nei pressi del cimitero di Tonengo, nel territorio comunale di Mazzè, non è ancora operativa. L’impianto, realizzato per migliorare la copertura nella frazione di Casale e nelle aree limitrofe, è al centro del dibattito dopo i ritardi nell’attivazione e le richieste di chiarezza avanzate in consiglio comunale.

Durante la seduta del 30 settembre, il gruppo di minoranza “Squadra Canavese – Mazzè Futura” ha presentato un’interrogazione formale per conoscere lo stato dei lavori, i tempi di messa in funzione e le misure di controllo relative all’impatto ambientale. Il capogruppo Massimo Stevanella ha chiesto conferma sull’effettiva operatività dell’impianto, sui motivi del mancato avviso ai cittadini e sulle garanzie sanitarie previste.

Secondo l’amministrazione, rappresentata dal sindaco Marco Formia e dal vicesindaco Bruno Mila, l’antenna non è ancora attiva a causa dei collaudi tecnici in corso, necessari a verificare la piena efficienza e la sicurezza dell’infrastruttura. L’impianto elettrico è stato completato e il gestore sta ultimando le verifiche prima dell’avvio ufficiale, previsto entro la fine del 2025.

L’amministrazione ha inoltre ribadito che, una volta in funzione, saranno effettuati monitoraggi periodici delle emissioni elettromagnetiche, in conformità alle normative vigenti e con il coinvolgimento degli enti preposti, tra cui ARPA Piemonte. Verrà inoltre resa pubblica la documentazione relativa alle autorizzazioni sanitarie e ai controlli ambientali.

Il tema della trasparenza rimane centrale: la minoranza ha sollecitato la pubblicazione online dei dati sui livelli di emissione e la destinazione dei proventi derivanti dal canone di affitto del terreno comunale, chiedendo che una parte venga destinata a garantire verifiche indipendenti e continuative.

Restano da definire i tempi certi di accensione e la modalità di comunicazione dei risultati dei collaudi. Solo con la piena attivazione e la pubblicazione dei dati di monitoraggio, l’infrastruttura potrà rispondere concretamente alle esigenze del territorio e superare le diffidenze nate attorno al progetto.

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