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Sport invernali

Salutiamo i berretti, arriva l’era del casco: così cambia lo sci in Italia

La sicurezza prima di tutto: con il nuovo decreto sport scatta l’obbligo del casco per chiunque metta gli sci o la tavola ai piedi, senza eccezioni

Salutiamo i berretti, arriva l’era del casco: così cambia lo sci in Italia

Con l’inizio della nuova stagione invernale, sciare in Valle d’Aosta (e nel resto d’Italia) cambia volto: da oggi, chiunque voglia mettersi gli sci o la tavola ai piedi dovrà indossare il casco protettivo. La novità, che segna un cambio netto nelle norme sulla sicurezza in montagna, è in vigore dal 1° novembre 2025.

A Breuil-Cervinia, dove gli impianti Fornet e Plan Maison sono già operativi, la stagione è partita insieme alle nuove regole. Solo una settimana fa era stata riaperta la linea di collegamento con la Svizzera, ma da ieri le piste italiane sono ufficialmente sotto il nuovo regime di sicurezza.

Le nuove disposizioni di legge

L’obbligo deriva dal decreto legge n. 96 del 30 giugno 2025, noto come “decreto sport”. Oltre a trattare l’organizzazione di grandi eventi sportivi, il testo ha modificato l’articolo 17 del decreto del 28 febbraio 2021, che finora imponeva il casco soltanto ai minori di 18 anni e a chi si allenava in aree riservate.

Da questa stagione, invece, il casco è obbligatorio per tutti, senza distinzioni di età o disciplina. Che si tratti di sci alpino, snowboard o sci alpinismo (nel caso in cui si attraversino piste battute), l’obbligo vale per ogni sciatore presente nei comprensori italiani.

Sicurezza e controlli più severi

Le nuove norme mirano a ridurre gli incidenti e a rendere più sicure le discese. Come già accade per la copertura assicurativa o per il rispetto del codice della strada, anche in montagna scatteranno controlli mirati. Sarà quindi praticamente impossibile prendere una seggiovia senza casco e passare inosservati.

Multe e sanzioni

Chi verrà sorpreso senza casco rischia una multa compresa tra 100 e 150 euro. In caso di recidiva, oltre alla sanzione economica, è previsto il ritiro o la sospensione dello skipass per un periodo da uno a tre giorni. E non è tutto: in caso di incidenti, la mancanza del casco potrebbe anche complicare la gestione delle coperture assicurative, con conseguenze legali e finanziarie più gravi.

Un passo avanti per la sicurezza

L’Italia è tra i primi Paesi europei ad estendere l’obbligo a tutti gli utenti delle piste, confermando la volontà di rendere lo sci una disciplina sempre più sicura e responsabile. Da quest’anno, dunque, chi vorrà godersi la neve dovrà ricordarsi di mettere in valigia un casco omologato: un piccolo gesto che può fare una grande differenza.

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