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Il caso

Arquata Scrivia, donna trovata morta in casa: sospetta intossicazione da monossido di carbonio

A dare l’allarme i vicini, preoccupati perché non la vedevano da giorni. Indagini in corso per chiarire le cause

Arquata Scrivia, donna trovata morta in casa: sospetta intossicazione da monossido di carbonio

Foto d'archivio

Tragedia questa mattina ad Arquata Scrivia, dove una donna di 43 anni è stata trovata senza vita nella sua abitazione. A far scattare l’allarme sono stati i vicini di casa, che da alcuni giorni non la vedevano e, insospettiti dal silenzio, hanno deciso di chiamare i soccorsi.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il personale del 118 e i vigili del fuoco, che una volta entrati nell’alloggio hanno rilevato la presenza di monossido di carbonio. Il corpo della donna è stato rinvenuto poco dopo, ma per lei non c’era ormai più nulla da fare.

Secondo le prime ricostruzioni, il decesso sarebbe dovuto a un’intossicazione da monossido provocata da un guasto alla stufa o alla caldaia. L’appartamento è stato messo in sicurezza e le autorità stanno verificando lo stato dell’impianto di riscaldamento per capire dove si sia originata la perdita di gas. Sul caso proseguono gli accertamenti per chiarire con precisione le cause della fuga di gas e la dinamica della tragedia.

Il monossido di carbonio è particolarmente pericoloso perché inodore, incolore e letale anche in pochi minuti. Ogni anno numerosi incidenti domestici sono causati da impianti difettosi o mal ventilati. Le autorità raccomandano di controllare periodicamente stufe e caldaie e di installare rilevatori di gas, soprattutto nei mesi invernali. 

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