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Yara Gambirasio: la difesa di Bossetti riceve 9.000 campioni di DNA, ma mancano qualcosa

Per la prima volta gli avvocati potranno esaminare materiali genetici mai visionati prima, ma alcuni campioni chiave non sono presenti

Yara Gambirasio: la difesa di Bossetti riceve 9.000 campioni di DNA, ma mancano qualcosa

Per la prima volta, la difesa di Massimo Bossetti potrà accedere a materiali genetici delle indagini mai visionati prima. Sul tavolo degli avvocati ci sono ora le tracce raccolte durante le analisi scientifiche legate al caso di Yara Gambirasio, la ragazzina di 13 anni uccisa nel 2010 a Brembate di Sopra. Bossetti, condannato all’ergastolo, era stato identificato confrontando il suo DNA con quello dell’“Ignoto 1”.

Recentemente si è parlato di un presunto totale di 25.000 campioni biologici. Tuttavia, secondo Marzio Capra, genetista e consulente della difesa, il numero reale dei DNA consegnati è molto più ridotto: circa 9.000. Mancano infatti campioni cruciali, tra cui quelli del fratello di Bossetti e di Damiano Guerinoni. Capra spiega a Fanpage.it:

"Abbiamo richiesto questi materiali già otto anni fa, ma ci erano sempre stati negati. Solo ora abbiamo ottenuto l’autorizzazione, dopo un anno di attesa. Controllando i dati grezzi, ho notato subito l’assenza dei campioni più importanti."

Questi DNA potrebbero rivelarsi determinanti nel caso in cui la difesa decidesse di chiedere una revisione del processo. Per capire come si arrivò a identificare Bossetti, bisogna ricordare il percorso delle indagini: inizialmente gli investigatori individuarono Giuseppe Guerinoni, deceduto nel 1999, e prelevarono campioni dai frequentatori della discoteca Sabbie Mobili, vicino al luogo del ritrovamento del corpo di Yara. Il cromosoma Y dell’“Ignoto 1” combaciava con quello del nipote Damiano Guerinoni, ma non con il periodo e la presenza sul territorio, escludendo così Damiano come sospettato. L’analisi finale portò a Massimo Bossetti.

La difesa procederà a esaminare il materiale genetico ricevuto, che comprende anche campioni senza nome identificati solo da numeri. Capra sottolinea che alcuni di questi presentano caratteristiche interessanti, potenzialmente utili per ulteriori confronti.

Oltre ai DNA, la difesa non ha mai avuto accesso alle fotografie originali dei reperti, dovendosi accontentare di fotocopie o scansioni di dubbia qualità. Ora finalmente sarà possibile ottenere un CD con le immagini originali, fondamentali per osservare lo stato iniziale dei materiali e confrontarli con quanto mostrato in aula.

In questo modo, la squadra legale di Bossetti riprende il lavoro con l’obiettivo di esaminare tutto il materiale disponibile, preparandosi eventualmente a nuove valutazioni sul processo.

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