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Economia

Maxi multa per il "cartello" dell'automobile: Stellantis paga 75 milioni

Stellantis coinvolta in un "cartello" illecito sul riciclo dei veicoli fuori uso

Maxi multa per il "cartello" dell'automobile: Stellantis paga 75 milioni

La Commissione Europea ha inflitto una maxi-multa da 458 milioni di euro a 15 delle principali case automobilistiche mondiali e alla loro associazione di categoria, l'Acea, per il coinvolgimento in un "cartello" illecito riguardante il riciclo dei veicoli fuori uso. Un'operazione rivelata da Mercedes-Benz, unica ad essere esente dalla multa. Tra i produttori sanzionati c'è Stellantis, che dovrà versare 74,93 milioni di euro, una cifra che include anche la sanzione per Opel. Tuttavia, Stellantis ha beneficiato di una riduzione del 50% della multa, grazie alla sua cooperazione con l'inchiesta della Commissione.

Secondo le indagini di Bruxelles, le case automobilistiche coinvolte si sarebbero coordinate per anni, limitando la concorrenza nella gestione dei materiali derivanti dai veicoli a fine vita, in violazione delle normative europee sulla concorrenza. La Commissione ha sottolineato che tutte le aziende coinvolte hanno ammesso la loro partecipazione al "cartello" e accettato di risolvere la questione senza ulteriori procedimenti legali.

La multa per Stellantis si inserisce in un pacchetto di sanzioni che ha riguardato anche altri giganti del settore automobilistico. Volkswagen, ad esempio, è stata multata con 128 milioni di euro, mentre Renault-Nissan ha ricevuto una sanzione di 81,46 milioni di euro. Toyota, BMW e Volvo sono tra le altre aziende colpite, sebbene con importi inferiori. Al contrario, Mercedes-Benz è risultata l'unica a essere esentata dalla multa, poiché ha rivelato l’esistenza del cartello alla Commissione, beneficiando dell’immunità prevista dal programma di clemenza dell’UE.

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