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Pasqua al ristorante
20 Aprile 2025 - 13:30
La Pasqua 2025 si preannuncia come un trionfo per i ristoratori italiani, con una spesa complessiva che sfiora i 400 milioni di euro e un’affluenza record nei ristoranti. Nonostante il meteo incerto, la ristorazione si conferma sempre più un pilastro delle festività familiari. Sono circa 6,5 milioni gli italiani pronti a festeggiare fuori casa, con un menù tradizionale e momenti di convivialità che non possono mancare a tavola.
A sorpresa, nonostante il clima incerto e i rincari delle materie prime, l’ottimismo non manca tra i ristoratori. Con il 90% dei locali aperti e un aumento del 10% rispetto all’anno scorso, la Pasqua si conferma un’opportunità imperdibile per il settore. La previsione di FIPE-Confcommercio è chiara: la ristorazione sarà il cuore pulsante delle celebrazioni pasquali, con una spesa media per il pranzo che oscillerà tra i 55 euro per un menù à la carte e i 70 euro per un menù degustazione da sei portate. E, ovviamente, il 2025 non è solo un anno di stabilità: il 40% dei ristoratori si aspetta addirittura un incremento nelle presenze e negli incassi.
Se c’è una cosa che gli italiani non rinunciano durante le festività pasquali, è il pranzo di Pasqua, che quest’anno si arricchisce di nuove tendenze gastronomiche. La maggioranza dei ristoranti (58,3%) opta per menù à la carte, con un costo medio di 55 euro per tre portate, esclusi i drink. Ma non mancano le occasioni per chi cerca qualcosa di più esclusivo: il 41,7% dei ristoratori propone menù degustazione a 70 euro, per un’esperienza culinaria completa e raffinata.
Anche gli agriturismi si preparano a fare la loro parte, con oltre 1,6 milioni di presenze previste, un boom che segna un aumento del 10% rispetto all’anno scorso. La Pasqua non è mai stata così buona, e le tavole degli italiani si arricchiscono di piatti tipici preparati con passione e ingredienti freschi e locali.
Se il trend è positivo in tutta Italia, un’area ha registrato una crescita che ha superato le aspettative: il Bergamasco. Con un fatturato che supera i 16 milioni di euro, quasi 240.000 clienti sono stati accolti nei ristoranti della zona, contribuendo in modo decisivo al risultato complessivo. Un fenomeno che conferma il Nord come cuore pulsante della ristorazione italiana durante le festività.
Mentre l’incertezza meteorologica ha messo alla prova la resistenza dei ristoratori, il boom delle prenotazioni è comunque inarrestabile. La Pasqua "alta", unita ai ponti primaverili di aprile e maggio, ha dato una spinta non indifferente all’industria della ristorazione. Non è solo il pranzo pasquale a catalizzare l’attenzione, ma anche la "fuga" fuori casa, che coinvolge turisti e residenti.
Il pranzo di Pasqua è sempre più un’esperienza, un’occasione per riscoprire la convivialità, ma anche per godere di un’ospitalità che fa parte integrante delle tradizioni italiane. Che si tratti di un agriturismo immerso nel verde o di un ristorante stellato, l’offerta gastronomica è pensata per soddisfare anche i palati più esigenti.
E così, nel 2025, la Pasqua si conferma come la festività per eccellenza da vivere fuori casa. Mentre le famiglie si ritrovano a tavola, tra piatti della tradizione e nuove tendenze, la ristorazione si prepara a fare il pieno di clienti, con una spesa che segna la ripresa e l’affermazione di un settore che, nonostante tutto, sa come non deludere.
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