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Primo trimestre

Iren, primo trimestre 2025 in forte crescita: +8% utile netto. Oltre 700 milioni gli investimenti

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato oggi i risultati consolidati al 31 marzo

Iren, primo trimestre 2025 in forte crescita: +8% utile netto. Oltre 700 milioni gli investimenti

Luca Dal Fabbro, presidente Iren

Il Gruppo Iren archivia un primo trimestre 2025 in significativa crescita, con risultati che confermano la solidità del modello industriale e la validità delle scelte strategiche intraprese. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato oggi i risultati consolidati al 31 marzo, evidenziando performance positive su tutti i principali indicatori economici, industriali e di sostenibilità.

I ricavi si attestano a 2.093 milioni di euro, in aumento del 33,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, trainati dall’aumento dei prezzi delle commodities energetiche e da maggiori volumi venduti. L’EBITDA (Utile prima di interessi, tasse, ammortamenti e svalutazioni) cresce del 9,2% e raggiunge quota 418 milioni di euro, spinto dal consolidamento di Egea – avviato da gennaio – e dalla buona performance delle business unit Energia, Reti e Ambiente. L’utile netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 136 milioni di euro, +8% rispetto al primo trimestre 2024, con un contributo positivo di circa 6 milioni derivante dall’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua.

In miglioramento anche la posizione finanziaria: l’indebitamento netto cala a 3.972 milioni di euro (–3% rispetto a fine 2024), grazie al flusso di cassa operativo superiore ai 300 milioni e al bond ibrido da 500 milioni collocato a gennaio. Gli investimenti complessivi del trimestre ammontano a 717 milioni di euro, in forte incremento rispetto al 2024. Di questi, 185 milioni (+12%) sono investimenti tecnici destinati allo sviluppo delle reti elettriche e idriche, degli impianti di trattamento rifiuti e del teleriscaldamento. I restanti 532 milioni sono investimenti finanziari, principalmente legati all’acquisizione del controllo totale di Iren Acqua (283 milioni) e all’integrazione di Egea (249 milioni).

A livello industriale, il Gruppo ha registrato un incremento della RAB del 6%, una crescita della capacità rinnovabile installata di 20 MW e un’estensione della raccolta rifiuti a 500.000 abitanti in più. La customer base complessiva ha superato i 2,5 milioni di clienti, con un incremento di 300.000 unità.

Il 70% degli investimenti realizzati è allineato alla Tassonomia europea e destinato a progetti sostenibili. In crescita anche gli indicatori ESG: la raccolta differenziata sale al 70% (+1,3 punti percentuali), i comuni serviti nella raccolta rifiuti superano quota 660 (+35%) e l’intensità carbonica si mantiene stabile a 307 gCO₂/kWh. Migliora anche la qualità del servizio: –12% nella durata delle interruzioni elettriche e +7% nella capacità di depurazione delle acque reflue.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti – ha dichiarato il presidente Luca Dal Fabbro –. Il consolidamento anticipato di Egea ha contribuito all’EBITDA per oltre 20 milioni di euro, mentre l’acquisizione della quota di minoranza di Iren Acqua ha rafforzato ulteriormente l’utile netto. Queste operazioni sono state rese possibili dal successo del bond ibrido che ci ha garantito una solida flessibilità finanziaria”. L’amministratore delegato Gianluca Bufo ha aggiunto: “Abbiamo iniziato il 2025 con un trimestre in forte accelerazione, raggiungendo i target del piano industriale. Proseguiremo con oltre 900 milioni di investimenti previsti sull’intero anno per rafforzare ulteriormente la nostra asset base”.

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