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Piemonte risponde ai danni

Piemonte, 3,6 milioni per i danni da fauna selvatica: coperto l’83% delle richieste accertate

Oltre 4.300 istanze nel 2024, colpiti più di 18.000 ettari di terreno agricolo. Il 70% dei danni è causato dai cinghiali

Piemonte, 3,6 milioni per i danni da fauna selvatica

Cinghiali

La Regione Piemonte ha deliberato un contributo complessivo di 3.604.844,99 euro a titolo di risarcimento per le aziende agricole danneggiate dalla fauna selvatica nel corso del 2024. L'importo copre circa l’83% dei danni accertati da perizia, stimati in 4.639.293,72 euro.

Secondo i dati regionali, le domande di risarcimento ricevute sono state 4.379. Le aree colpite superano i 18.000 ettari: nello specifico, si tratta di oltre 14.000 ettari interessati da distruzione delle zolle e circa 4.500 ettari con perdita del prodotto a maturazione. Complessivamente si stima una perdita di 177.000 quintali di prodotto agricolo sull’intero territorio piemontese.

I danni sono attribuibili per il 70% ai cinghiali, seguiti dagli ungulati ruminanti (12%) e dai corvidi (9%), mentre la restante parte è da ricondurre ad altre specie selvatiche. Il quadro emerge da una raccolta sistematica di dati periziati a livello provinciale.

La provincia di Torino risulta essere la più colpita, con 54.000 quintali di prodotto agricolo andato perduto. Seguono, in ordine decrescente, Novara, Alessandria, Biella, Cuneo, Asti, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli.

L’intervento rientra in un piano più ampio che prevede misure di prevenzione e gestione della fauna selvatica, realizzato in collaborazione con le Province, la Città Metropolitana di Torino, gli Ambiti Territoriali di Caccia e i Comprensori Alpini. Secondo la Regione, il Piemonte si posiziona attualmente tra le prime Regioni italiane per entità della quota risarcitoria riconosciuta agli agricoltori.

Va segnalato che la gestione della fauna selvatica rappresenta una competenza concorrente tra Regione e Stato e che, in base alle normative vigenti, gli agricoltori devono dimostrare di aver adottato adeguate misure preventive per poter accedere ai ristori. Gli importi stanziati non equivalgono al 100% del danno subito, ma sono erogati sulla base delle risorse disponibili e delle valutazioni tecniche effettuate dagli enti competenti.

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