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Economia

Export del Gorgonzola Dop a rischio: i dazi USA potrebbero raddoppiare i prezzi al consumo

Il Consorzio per la Tutela del Gorgonzola Dop lancia un allarme sui dazi statunitensi verso i prodotti agroalimentari europei

Export del Gorgonzola Dop a rischio

I dazi USA potrebbero raddoppiare i prezzi al consumo del Gorgonzola Dop

Il Consorzio per la Tutela del Gorgonzola Dop lancia un allarme sulle conseguenze dell’inasprimento dei dazi statunitensi verso i prodotti agroalimentari europei. Secondo il presidente Antonio Auricchio, le nuove misure tariffarie introdotte dall’amministrazione USA comporterebbero un raddoppio del prezzo del Gorgonzola Dop sul mercato americano, penalizzando in modo significativo i consumatori e i produttori.

Attualmente, gli Stati Uniti rappresentano per il Gorgonzola Dop un mercato dal valore superiore ai 3 milioni di euro l’anno, con circa 387 tonnellate esportate annualmente. Il prezzo medio del prodotto all’ingrosso si attesta attorno ai 10 euro al chilogrammo. Con l’introduzione dei nuovi dazi, il prezzo finale per i consumatori statunitensi potrebbe superare i 20 euro al chilo, riducendo drasticamente la competitività del formaggio italiano rispetto a prodotti locali o non soggetti a tassazione.

Una delle criticità evidenziate dal Consorzio riguarda la proposta, avanzata da interlocutori statunitensi, di delocalizzare la produzione sul territorio americano per evitare i dazi. Secondo il Consorzio, tale ipotesi non è praticabile per i prodotti a denominazione di origine protetta (Dop) o indicazione geografica protetta (Igp), in quanto la loro identità è strettamente connessa al territorio di produzione e alle relative materie prime. La produzione fuori dal contesto geografico riconosciuto comporterebbe la perdita delle certificazioni europee e l’uscita dal sistema delle Dop.

Il presidente Auricchio ha sollecitato un intervento delle istituzioni italiane ed europee per avviare un negoziato unitario a livello comunitario. Secondo il Consorzio, solo una posizione condivisa da parte dell’Unione Europea potrebbe permettere di negoziare con efficacia un’esenzione o una revisione dei dazi, salvaguardando l’export delle eccellenze agroalimentari europee.

Resta da verificare l’evoluzione della politica commerciale USA e le eventuali contromisure che l’Unione Europea deciderà di adottare nel prossimo futuro.

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