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Stellantis è l'unico che non sale sul treno (in crescita) dell'elettrico, ecco perché

Nonostante la crescita dell'elettrico e la tenuta di alcuni brand, Stellantis continua a perdere quota nel mercato europeo dell’auto

Stellantis è l'unico che non sale sul treno (in crescita) dell'elettrico, ecco perché

Il mercato automobilistico europeo ha registrato un duro colpo nel mese di giugno: secondo i dati diffusi dall’Acea, le immatricolazioni nei Paesi dell’Europa allargata (Ue, Efta e Regno Unito) sono scese del 5,1% rispetto allo stesso mese del 2024, fermandosi a 1.243.732 unità. Il primo semestre dell’anno si chiude con un leggero calo dello 0,9%, per un totale di 6,8 milioni di vetture immatricolate. Un contesto a due facce, in cui spicca la forte espansione dei veicoli elettrici ma anche le difficoltà evidenti di alcuni grandi gruppi industriali, su tutti Stellantis. A giugno 2025, le vendite del gruppo in Europa allargata sono calate del 12,3%, con 180.907 unità immatricolate. La quota di mercato del gruppo è scivolata al 14,5%, rispetto al 15,7% dello stesso mese dello scorso anno.

Il primo semestre non è andato meglio: il gruppo ha perso il 9,1% delle vendite rispetto ai primi sei mesi del 2024, fermandosi a 1,04 milioni di auto vendute. Anche in questo caso, la market share si è ridotta, passando dal 16,7% al 15,3%. In particolare, nella sola Unione Europea, il calo di giugno è stato ancora più marcato: -16,1%, con una quota ferma al 15,7%. A livello di singoli marchi, il panorama è eterogeneo ma generalmente negativo. La Fiat ha subito un tracollo del 38% nelle immatricolazioni di giugno, mentre Lancia ha visto una contrazione drastica del 79%, segnale di un’offerta sempre più marginale nel portafoglio europeo. Anche Citroën mostra una flessione importante, con vendite in calo del 22,3%. Regge invece Peugeot, che mantiene una dinamica stabile nonostante il contesto difficile. Brilla Alfa Romeo, che si distingue con una crescita del 31,7% a giugno, a conferma di una strategia mirata che sembra raccogliere risultati positivi, anche se ora bisogna considerare la chiusura anticipata dello stabilimento di Cassino.

In netta controtendenza rispetto all’andamento generale, il comparto delle auto elettriche pure (Bev) continua a crescere con decisione: a giugno il settore ha segnato un +14,5% e un robusto +24,9% su base semestrale, raggiungendo 1,19 milioni di unità immatricolate. Nell’Ue le elettriche hanno toccato una quota record del 15,6% del mercato, grazie a performance brillanti in Germania, Belgio e Paesi Bassi. Nonostante questa ondata positiva, Stellantis non è riuscita a cogliere l'occasione del boom dell’elettrico. Al contrario, la sua presenza in questo segmento appare ancora superficiale rispetto ai concorrenti, e la flessione generale del gruppo segnala una difficoltà strutturale a convertire il portafoglio verso modelli a batteria competitivi e attrattivi.

Stellantis non è l’unico gruppo in affanno. Anche Tesla sta vivendo un momento complicato: nel primo semestre ha visto crollare le immatricolazioni europee del 33,2%, con una quota di mercato scesa all’1,6%. A giugno, per il sesto mese consecutivo in calo, le vendite sono diminuite del 22,9%. Tra i grandi gruppi, spiccano invece le performance positive di Bmw (+5,3% nel semestre, +8,2% a giugno) e Renault (+5,4% nel semestre). Il gruppo Volkswagen, pur chiudendo giugno in rosso (-6,1%), mantiene un bilancio semestrale in leggera crescita (+2,3%). Tra i marchi emergenti, la cinese MG (Saic Motor) continua a espandersi nel semestre (+33%), pur registrando un calo a giugno (-16,6%).

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