Cerca

La crisi

Stellantis, persi quasi 10mila lavoratori in 4 anni, cambio ai vertici e attesa per i conti di ottobre

Dal 2020 al 2024 l’occupazione cala di 9.656 unità, mentre in Italia diminuiscono investimenti e ricerca

Stellantis, persi quasi 10mila lavoratori in 4 anni, cambio ai vertici e attesa per i conti di ottobre

In soli 4 anni Stellantis ha ridotto la sua forza lavoro in Italia di quasi 10mila unità. Secondo un’indagine del centro studi della Fiom-Cgil nazionale, i dipendenti del gruppo sono passati dai 37.288 del 2020 ai 27.632 del 2024, con un calo complessivo di 9.656 lavoratori. Alla base di questa riduzione ci sono le uscite volontarie definite da specifici accordi sindacali - non sottoscritti dalla Fiom-Cgil - che hanno previsto accompagnamenti alla pensione e risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro. Nel solo biennio 2024-2025, gli esuberi dichiarati sono stati 6.052, con un costo complessivo di 777 milioni di euro. E ancora non si considerano gli ammortizzatori sociali. Al 1° settembre 2025, dei 32.803 dipendenti Stellantis in Italia, oltre 20.233 (61,7%) risultano in cassa integrazione o contratti di solidarietà. Anche la componentistica soffre: su 13.865 lavoratori delle aziende committenti prese in esame, 8.523 sono in ammortizzatori sociali.

Sul fronte produttivo, la contrazione è evidente. In vent’anni la produzione di auto si è ridotta di 515.944 unità, a cui si aggiungono 190.784 veicoli commerciali, per una perdita complessiva di oltre 520mila mezzi. Nel 2024 sono state prodotte soltanto 289.154 auto e 190.784 veicoli commerciali. Gli stabilimenti di motori hanno registrato un calo di 534.700 unità nello stesso periodo. Un altro dato che preoccupa riguarda la delocalizzazione delle nuove produzioni mass market: la Fiat Topolino viene assemblata in Marocco, la Fiat 600 e l’Alfa Junior in Polonia, la nuova Panda in Serbia e la nuova Lancia Y in Spagna. In Italia, la quota di modelli popolari continua quindi a ridursi.

Non è solo un problema di domanda: la quota di mercato di Stellantis in Italia è scesa dal 35,2% del 2022 al 29,1% del 2024, e nel confronto tra il primo semestre 2024 e lo stesso periodo del 2025 si registra ancora un calo, dal 32,1% al 29,2%. Anche i numeri finanziari segnalano un disimpegno: il patrimonio netto è sceso da 7,75 miliardi nel 2020 a 6,52 miliardi nel 2024, complice anche la distribuzione di 2 miliardi di dividendi. Gli investimenti materiali sono calati da 4,93 a 4,11 miliardi, con un crollo soprattutto nelle attrezzature industriali e nei macchinari.

In questo contesto arriva un cambio curioso ai vertici. Doug Ostermann, chief financial officer del gruppo, ha dato le dimissioni “per motivi personali”. Al suo posto è stato nominato con effetto immediato Joao Laranjo, manager portoghese con una lunga esperienza in Fiat Chrysler Automobiles e in Stellantis North America. Il prossimo appuntamento cruciale sarà il 30 ottobre 2025, quando Filosa comunicherà i dati sulle consegne e i ricavi del terzo trimestre.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.