Amianto nel palazzo di Cit Turin, maxi-multa per i lavori di bonifica mai fatti

Alla fine, l’amianto costa una maxi-multa. La vicenda del condominio di via Rosta 2, raccontata in questi mesi sulle pagine di TorinoCronaca, si arricchisce di un ulteriore capitolo. L’Asl, dopo che il palazzo di zona Cit Turin non ha rimosso il pericoloso minerale fibroso, ha infatti inflitto all’amministratore dello stabile, il geometra Stefano Busso, una multa di 6mila euro “per non avere dato seguito alle opere di bonifica”. Opere che consistevano nella rimozione dell’amianto dal mastice delle finestre sulle scale e dal mastice della finestra sotto il balcone lato cortile di via Rosta. Ma non è tutto, perché sempre secondo la relazione dell’Asl, l’amministratore era a conoscenza della presenza dell’amianto da parecchi anni. “Tale presenza era nota al contravventore da almeno il 20 aprile 2021, data di compilazione della scheda per la presenza di amianto. Ed era noto anche l’esito della valutazione specifica del rischio”.

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Una vicenda, l’amianto in via Rosta, che il nostro giornale ha raccontato per la prima volta il 4 giugno scorso dopo la segnalazione di Riccardo Gorrieri, la cui famiglia abita nel palazzo. Gli inquilini avevano anche scritto a carabinieri e polizia locale, lamentando pure delle malattie che avevano colpito due anziane signore negli ultimi anni. Poi si erano rivolti allo “Sportello amianto nazionale”. Che aveva risposto così: «Il Comune di Torino non ha ancora attivato i servizi gratuiti di informazione dedicati alla cittadinanza con il sostegno allo Sportello amianto nazionale». L’amministratore Stefano Busso, intanto, aveva affisso biglietti in bacheca per avvisare gli inquilini. Il 29 agosto, l’Ufficio amianto del Dipartimento ambiente e grandi opere comunale aveva stabilito «la rimozione quanto prima possibile, e comunque non oltre tre mesi, dei manufatti contenenti amianto». Rimozione mai eseguita. E adesso arriva la maxi-multa da pagare.