Cerca

Margelletti e l’ipotesi di un conflitto atomico: «Mai così vicino, neanche ai tempi di Cuba»

Margelletti

Youtube

È stato consigliere strategico del Ministro della Difesa, membro del Comitato Consultivo della Commissione Internazionale sulla Non Proliferazione e il Disarmo Nucleare. Oggi, Andrea Margelletti, uno dei massimi esperti di geopolitica, strategie militari e terrorismo, è presidente del Ce.S.I, Centro Studi Internazionali. E dalla Norvegia, dove si trova in viaggio di nozze, risponde al telefono per analizzare gli ultimi sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina.

Dottore, come giudica la ritirata russa? Che significato ha?

Significa che gli sforzi internazionali e ucraini iniziano a pagare. Anche perché una invasione partita da una serie di informazioni sbagliate, con un esercito non adeguato e con delle sopravvalutazioni porta delle conseguenze. Ma teniamo conto che la Russia ha ancora un dispositivo militare enorme, per quanto in parte arretrato. E la speranza è che non utilizzi armi di altro tipo.

Perché dovrebbe usarle?

Il punto fondamentale è questo: se la Russia dovesse fallire in Ucraina, la sua classe dirigente ne pagherebbe le conseguenze. Questa è una battaglia anche per la sopravvivenza della classe dirigente russa.

Quindi il rischio è quello di una guerra con la Nato?

Sì. Il rischio è quello di un allargamento della guerra, non per le imprudenze della Nato, ma per la follia della classe dirigente russa.

La ritirata può essere un bluff? Per alzare la tensione?

Assolutamente no. Una ritirata è una ritirata. Lei nella vita non farebbe mai una brutta figura apposta.

Ma quanto siamo vicini all’ipotesi di una guerra nucleare?

Non lo sa nessuno. È una decisione politica. Ma per la classe dirigente russa potrebbe essere già tardi per questa decisione. Perché un eventuale ordine di usare armi atomiche potrebbe non essere rispettato dai militari che lo devono eseguire. Questa è una valutazione tra la magia e la speranza. Ma di sicuro non siamo mai stati così vicino a una guerra nucleare. Neanche ai tempi di Cuba
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.