l'editoriale
Cerca
Esteri
20 Maggio 2025 - 23:05
Il presidente francese Emmanuel Macron, a sinistra, con il presidente ad interim della Siria Ahmed al Sharaa
Oggi il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato la rimozione di quasi tutte le sanzioni economiche ancora in vigore contro la Siria, completando così un processo iniziato a febbraio dopo la caduta del regime di Bashar al Assad. La maggior parte delle sanzioni era già stata sospesa nei mesi scorsi, quando le principali capitali europee avevano riconosciuto le autorità transitorie emerse dal conflitto interno. Le restrizioni ancora attive riguardavano prevalentemente il settore bancario e alcuni canali di finanziamento statali, ora revocate quasi del tutto con la nuova decisione del Consiglio.
Restano comunque in vigore alcune misure mirate: sanzioni individuali contro ex funzionari e membri del regime di Assad, considerati responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, oltre a restrizioni sull’esportazione verso la Siria di armi e materiali chimici che potrebbero essere impiegati per usi militari.
La mossa dell’Unione Europea segue di pochi giorni un annuncio simile da parte degli Stati Uniti, che la scorsa settimana avevano dichiarato la revoca di quasi tutte le sanzioni approvate nel periodo del regime di Assad, in un’ottica di sostegno al processo di transizione e ricostruzione del paese.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..