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Il conflitto

Attacco russo su Kiev e nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina

Nella notte tra venerdì e sabato, la capitale ucraina è stata colpita da un attacco su larga scala da parte delle forze armate russe, che hanno impiegato missili e droni

Attacco russo su Kiev e nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina

Missili su Kiev (Fonte: ANSA)

Nella notte tra venerdì e sabato, la capitale ucraina Kiev è stata colpita da un attacco su larga scala da parte delle forze armate russe, che hanno impiegato missili e droni. Secondo quanto riferito dalle autorità locali, otto persone sono rimaste ferite, di cui almeno due ricoverate in ospedale. L'attacco è avvenuto in concomitanza con la seconda fase di un rilevante scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev, il più ampio dall’inizio del conflitto.

Le esplosioni sono iniziate intorno alle 22, coinvolgendo diversi quartieri della città. Secondo fonti ufficiali, sono stati colpiti i distretti di Dniprovsky, Sviatoshynsky, Solomiansky e Obolonskyi. In alcuni casi si sono verificati incendi nei piani alti di edifici residenziali, presumibilmente a causa della caduta di detriti provocati dall’abbattimento in volo dei vettori russi da parte della difesa aerea ucraina. L’aeronautica militare ucraina ha segnalato la presenza di missili balistici in rotta verso la capitale, confermando l’intervento dei sistemi di intercettazione.

Secondo l'amministrazione civile e militare di Kiev, l'attacco ha causato danni strutturali ad alcuni edifici e almeno quattro persone hanno manifestato reazioni acute da stress. Il sindaco della capitale, Vitali Klitschko, ha dichiarato che le operazioni di soccorso sono state attivate in più punti della città e che l’allerta rimane alta.

L’attacco è avvenuto poche ore prima dell’attuazione di una nuova fase dello scambio di prigionieri tra i due Paesi. Kiev ha restituito 390 detenuti russi, tra cui 270 militari e 120 civili, alcuni dei quali provenienti dalla regione di Kursk. Il trasferimento è avvenuto attraverso la Bielorussia. Contestualmente, l’Ucraina ha ricevuto un numero equivalente di prigionieri.

Lo scambio è frutto di negoziati bilaterali condotti a Istanbul, con la mediazione di soggetti internazionali. Nonostante ciò, non vi sono al momento segnali concreti di un’apertura negoziale su più ampia scala. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, intervenendo a una conferenza a Mosca, ha definito “irrealistico” ipotizzare colloqui in Vaticano, mentre Kiev ha indicato la Svizzera come possibile sede per futuri confronti diplomatici.

In parallelo, il ministero della Difesa russo ha dichiarato che le proprie forze hanno intercettato e distrutto 94 droni ucraini nella regione di Belgorod nella stessa notte, senza fornire ulteriori dettagli sulle eventuali conseguenze a livello locale. L’area, situata a ridosso del confine con l’Ucraina, è frequentemente teatro di scambi di fuoco e incursioni.

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