Cerca

Tecnologia

Intelligenza artificiale in Italia: una rivoluzione in divenire

Il 63% delle grandi aziende italiane adotta l'IA, ma servono strategie più audaci per il futuro

Intelligenza artificiale in Italia: una rivoluzione in divenire

Immagine di repertorio

L'Italia si trova di fronte a un bivio tecnologico: l'adozione dell'Intelligenza Artificiale (IA) da parte delle aziende sta crescendo rapidamente, ma il percorso verso una trasformazione radicale è ancora lungo e complesso. Secondo lo studio ‘Lo stato dell’arte dell’Intelligenza Artificiale nelle aziende italiane – Adozione, impatti e prospettive’, realizzato da Minsait e The European House – Ambrosetti, il 63% delle grandi aziende italiane ha già adottato o intende adottare l'IA.

Il rapporto evidenzia come il 38,2% delle imprese abbia già avviato percorsi concreti di implementazione o sperimentazione dell'IA, mentre il 25,2% prevede di adottare soluzioni di IA nel prossimo futuro. Tuttavia, un 35,4% delle aziende rimane scettico, dichiarando di non avere intenzione di adottare questa tecnologia.



Tra le principali barriere all'adozione dell'IA, le aziende citano difficoltà organizzative, il livello ancora sperimentale delle tecnologie e la mancanza di competenze interne. La mancanza di competenze è particolarmente critica: solo una persona su due in Italia possiede competenze digitali di base, un gap che deve essere colmato per raggiungere gli obiettivi del Digital Compass entro il 2030.

Due terzi delle aziende hanno riscontrato miglioramenti in questo ambito, sebbene solo una minoranza abbia sperimentato cambiamenti più profondi come l'automazione di attività ripetitive o la creazione di nuovi flussi di lavoro. L'adozione dell'IA potrebbe generare fino al 18% del PIL italiano in valore aggiunto, ma per liberarne appieno il potenziale è necessario superare i ritardi strutturali in digitalizzazione, infrastrutture e competenze.



Un altro aspetto fondamentale è l'adeguamento normativo, con particolare attenzione all'Ai Act europeo. La percezione di questa normativa è in gran parte positiva tra le aziende italiane, che la vedono come un'opportunità per rafforzare governance e trasparenza. Tuttavia, le azioni concrete per adeguarsi al nuovo quadro regolatorio sono ancora limitate, con oltre il 56% delle aziende che non ha ancora intrapreso interventi significativi in tal senso.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.