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l'analisi dell'incontro
03 Giugno 2025 - 08:40
Soldati dell'esercito russo (Fonte: ANSA)
Il capo di Stato maggiore dell’esercito tedesco (Bundeswehr), Carsten Breuer, ha dichiarato che secondo le valutazioni condivise dai servizi di intelligence occidentali, la Russia potrebbe essere in grado di condurre un attacco contro un Paese membro della NATO entro il 2029. L'affermazione è stata rilasciata in un'intervista al settimanale tedesco Der Spiegel, nella quale Breuer ha evidenziato una serie di elementi alla base di tale previsione: l’aumento della produzione bellica russa, il rafforzamento delle truppe nei distretti occidentali del Paese e le dichiarazioni esplicite da parte del governo di Mosca.
Secondo Breuer, la Russia starebbe destinando parte dei nuovi armamenti, tra cui carri armati e artiglieria, sia al fronte ucraino sia a unità di retrovia. Tale distribuzione, insieme all’aumento del personale e all'adozione di una strategia di pressione permanente sull’Occidente – attraverso cyberattacchi, operazioni di disinformazione e danneggiamenti infrastrutturali – indica una postura aggressiva. In Germania si sono già registrati sorvoli non autorizzati di droni su strutture militari e civili sensibili, secondo quanto riferito dal generale. In risposta, la Bundeswehr prevede di rendere operativi fino a 460mila effettivi in caso di escalation.
Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, intervenendo a un vertice dei Paesi del confine orientale dell’Alleanza, ha sottolineato la necessità di rafforzare la “prontezza alla guerra”, considerata essenziale in un contesto di rapido riarmo russo. Tra le priorità per il prossimo vertice dell’Aja ha indicato l’aumento della spesa per la difesa e il potenziamento dell’industria bellica degli Stati membri.
Il ministro italiano della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso preoccupazione per la crescente instabilità internazionale, dichiarando che “occorre abbandonare l’illusione di una pace permanente”. Crosetto ha ribadito la necessità di costruire un sistema di difesa nazionale integrato nel quadro NATO, promuovendo anche una maggiore autonomia strategica europea.
Nel Regno Unito, il primo ministro Keir Starmer ha annunciato un aggiornamento della strategia militare, con un chiaro orientamento alla deterrenza nei confronti della Russia. Il programma prevede la costruzione di 12 nuovi sottomarini a propulsione nucleare, investimenti significativi nella produzione di munizioni e l’istituzione di un comando specializzato in operazioni cibernetiche, con focus su Russia e Cina.
Parallelamente, a Istanbul si è svolto un nuovo incontro tra delegazioni ucraine e russe, durato oltre un’ora. Al termine, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la preparazione di un nuovo scambio di prigionieri e ha ribadito tre richieste principali: una tregua incondizionata di 30 giorni, il rilascio dei detenuti e un incontro diretto con Vladimir Putin. La proposta ucraina include anche la possibilità della partecipazione dell’ex presidente USA Donald Trump come mediatore.
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