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Il Borghese
17 Dicembre 2023 - 06:30
Dal Regina Margherita, preferiscono non commentare in alcun modo la vicenda Balocco-Ferragni legata alla donazione benefica in favore dell’ospedale. Quello che conta è che quel denaro, circa 50mila euro, sia arrivato e anche il macchinario comprato con quei soldi, una apparecchiatura per le cure terapeutiche dei bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing.
CHE MALATTIA E' IL SARCOMA DI EWING
Chi commenta, eccome, è invece il Codacons, che come si sa con la famiglia Ferragnez - ossia l’influencer Chiara Ferragni e suo marito, il cantante Fedez - ha più di una questione aperta, da tempo. «Riteniamo gravissimo - scrive il Codacons in una nota - sfruttare un tema delicato come i bambini malati di cancro e la beneficenza per attività commerciali tese unicamente a determinare guadagni per società private. Una campagna quella di Balocco e Ferragni che potrebbe aver ingannato la buona fede dei consumatori, modificando le loro scelte economiche e portandoli a spendere soldi nell’errata convinzione che il ricavato delle vendite sarebbe andato ad una struttura sanitaria. È già la seconda volta che le iniziative di solidarietà dei Ferragnez sono coinvolte da provvedimenti dell’Antitrust: nel 2020 la piattaforma Gofundme usata da Fedez e Ferragni per la raccolta fondi in favore dell’ospedale San Raffaele fu multata con 1,5 milioni di euro per i costi occulti a carico dei donatori». Per questo, l’associazione ha annunciato che lunedì presenterà un esposto a 105 procure d’Italia, compresa quella di Torino, chiedendo anche alla Guardia di Finanza il sequestro dei conti dell’influencer, nei cui confronti ipotizzano il reato di truffa aggravata.
Tutto prende le mosse dall’Antritrust e dalla sua sanzione da un milione di euro alle società che gestiscono l’immagine della nota influencer per la campagna natalizia 2022 del pandoro Balocco griffato Ferragni. Una campagna legata a una donazione di 50mila euro all’ospedale Regina Margherita di Torino, appunto, fatta però nei mesi precedenti e senza essere correlata alle vendite effettive. Ferragni, rimarca l’Antitrust, incassò circa un milione di euro per prestare il suo volto.
«Mi verrebbe da rispondere: le vendite servono per pagare il vostro cachet esorbitante». Così, in uno scambio di mail interne, un dipendente della Balocco commentava con gli altri manager la questione della campagna pubblicitaria di Natale 2022 per il Pink Christmas, ossia un semplice pandoro Balocco da poco più di 3 euro e venduto a 9 grazie al packaging firmato Ferragni e tutta la campagna collegata: spot, post social, la stessa Ferragni che vira in rosa le sue pagine social.
LEGGI IL DOCUMENTO DELL'ANTITRUST
Ma attenzione, perché come svela un’altra mail contenuta nella ventina di pagine con cui l’Antitrust ha spiegato la multa inflitta all’imprenditrice e alla Balocco, «Per me ok ma massima attenzione all’attività benefica che ci espone a pubblicità ingannevole correlata alle vendite». Infatti, secondo l’Antitrust il messaggio era tale da «far credere, nel comunicato stampa di presentazione dell’iniziativa, che i consumatori avrebbero contribuito alla donazione». Questo il messaggio: «Il pandoro Chiara Ferragni, le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino». Dunque «ha lasciato intendere di essere parte attiva» della donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino - ancora l’Antitrust - e «in tutti i contenuti diffusi legati all’iniziativa» ci sono «espressioni comunque dirette ad avvalorare la circostanza» che l’influencer «in prima persona avesse contribuito all’iniziativa benefica».
Risultato, multa - contro cui faranno ricorso - da 420mila euro per Balocco mentre per Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., che gestiscono i marchi e i diritti relativi alla personalità e all’identità personale di Chiara Ferragni, rispettivamente per 400mila e per 675mila euro. Tutto sommato, viste le cifre sopra, non un grande danno. Ma rimane ancora da quantificare il danno di immagine, visto che è su quella che si basa il business quanto mai redditizio di Chiara Ferragni.
Redditizio, ma non per la Balocco che, nella propria memoria difensiva, ammette un esito «deludente» della campagna, nonostante «la forza attrattiva dell’artista». Alla fine del pandoro Pink Christmas sono state distribuite 362.577 - a 9,37 euro anziché i 3,68 di quello non griffato - e circa il 20% è rimasto invenduto.
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