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Finanza & Politica

Caviglie rotte e telefoni spenti, che succede in Fondazione Crt?

Per due volte di fila salta il numero legale per il Cda. Le "fronde" interne non sono ancora finite

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La vicepresidente Caterina Bima è pienamente giustificata: ha una caviglia fasciata dopo un piccolo incidente, dunque non può uscire da casa. Il consigliere Antonello Monti, uomo chiave quando è stata decisa la sfiducia al segretario generale della Fondazione Crt, ha comunicato di avere altri impegni, presi in precedenza. Altri consiglieri, invece, direttamente non hanno risposto al telefono.

Succede anche questo, nelle giornate mai tranquille della Fondazione Crt, quando il presidente a interim Maurizio Irrera convoca un consiglio d’amministrazione straordinario di sabato e, venendo meno il numero legale, lo riconvoca anche di domenica. Con lo stesso copione. All’ordine del giorno, le nomine e primi provvedimenti delle commissioni Bilancio e investimenti, Università istruzione e ricerca, Arte cultura diritti. Ma, tra le righe, pare ci fosse il tentativo di rinviare l’elezione del nuovo presidente Anna Maria Poggi, dopo le dimissioni burrascose di Palenzona, prevista per martedì 21. Il limite massimo, previsto da statuto, è due giorni dopo.

«Non possiamo certo iniziare la consiliatura ignorando lo statuto» ci dice una fonte interna alla Fondazione. La stessa fonte che trova «inspiegabile» un rinvio. La sensazione è che Irrera voglia prendere tempo, immaginando che il Mef - cui ha mandato una nota sulla riunione saltata -, che ha aperto una istruttoria, e che ha chiesto ulteriore documentazione, faccia arrivare il suo parere entro questi pochi giorni. Fosse anche il commissariamento.

I membri del consiglio sono comunque pronti ad autoconvocarsi, per procedere alla nomina. Ma c’è, forte, la sensazione che le lotte di potere e le “fronde”, dopo il presunto patto occulto, in via XX Settembre non siano ancora finite.

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