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Automotive & Politica

"No a concorrenza sleale", così l'Europa avverte Stellantis. Ultimatum del ministro Urso a John Elkann

Nel mirino della UE le importazione e la commercializzazione di vetture cinesi, anche quelle del socio Leapmotor

"No a concorrenza sleale", così l'Europa avverte Stellantis. Ultimatum del ministro Urso a John Elkann

L'Europa mette in guardia Stellantis. E non solo. Nel mirino della UE ci sono le auto elettriche - ma non solo - cinesi, le cui importazioni aumentano e, in virtù dei prezzi, rappresentano una forte concorrenza a quelle europee. Ma adesso l'attenzione si concentra anche su Stellantis, dopo che il gruppo franco-italiano ha annunciato l'avvio della commercializzazione delle vetture del partner cinese Leapmotor, di cui ha acquisito il 21%. Mentre il ministro Adolfo Urso torna a parlare di Mirafiori, con una sorta di ultimatum al Gruppo e a John Elkann.

Il commissario dell'UE per l'Azione per il clima, Wopke Hoekstra, rispondendo a una interrogazione parlamentare ha detto che “la Commissione è impegnata a difendere l’industria dell’Ue dalle importazioni commercializzate in modo sleale, anche utilizzando i suoi strumenti di difesa commerciale”. Un chiaro riferimento ai dazi che, anche sul modello Usa, si stanno approntando: in questo modo, le auto cinesi perderebbero il loro vantaggio in termini di prezzi.

Ma l'avvertenza è sul quel "commercializzate in modo sleale", che non può non richiamare proprio l'annuncio di Stellantis di mettere a disposizione di Leapmotor la propria rete commerciale in nove Paesi europei. E, a quanto si sta valutando, anche i propri stabilimenti per l'assemblaggio delle vetture (che a quel punto figurerebbero come made in Europe). Nei giorni scorsi, peraltro, nonostante la smentita di Carlos Tavares, continuava a tenere banco l'ipotesi che Stellantis potesse rimarchiare - anche come Fiat - i modelli cinesi in alcuni mercati.

“La Commissione è impegnata a rafforzare l’Europa come polo imprenditoriale, con una forte base manifatturiera nazionale e continuerà a dialogare con l’industria e le parti sociali a tal fine” ha detto ancora Hoekstra. In questo, dando un forte endorsement alle parole del ministro Adolfo Urso, impegnato a perseguire l'obiettivo di aumentare la produzione in Italia.

"Gli stabilimenti di Stellantis si reggono solo se aumentano i livelli produttivi, con nuovi modelli elettrici ma anche ibridi. Ci aspettiamo che avvenga a Mirafiori, per raggiungere la soglia di 200mila auto, ma anche a Melfi, dove vi sono le più significative criticità dell'indotto" ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, ricordando che "un milione di veicoli è l'obiettivo su cui lo stesso Carlos Tavares concordò quando ci incontrammo al ministero in giugno dell'anno scorso".

Dopo aver ribadito l'imminente piano di ecoincentivi, il ministro ha sottolineato che il Tavolo per l'automotive è stato avviato a dicembre e che si concluderà a fine maggio, dunque fra meno di dieci giorni, "poi tireremo le somme". "Ho incontrato tre volte John Elkann e tre volte Tavares. Non è necessario comunicarlo ogni volta" insiste, ricordando anche come sia imminente l'arrivo di "un secondo player", ossia un nuovo produttore: "Noi intendiamo sostenere la produzione interna e quindi il lavoro e l'impresa italiana, con la sua filiera".

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