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IL BORGHESE

Fare tutto elettrico? Una follia da idioti

Leggi il commento del direttore Beppe Fossati

Fare tutto elettrico? Una follia da idioti

Fare tutto elettrico? Una follia da idioti

Spegni la luce, diceva mia nonna quando ero un ragazzino, rimproverandomi per la mia disattenzione. Erano altri tempi, ovviamente e l’economia domestica cominciava da lì. Dal buonsenso. E dalle necessità di risparmiare la luce che se non era più un privilegio, rappresentava ancora una conquista. Parliamo di un’Italia che non c’è più, che accarezzava il benessere del boom economico e sognava la tivù. In bianco e nero, ovviamente. Ora è tutto il contrario e se è un bene che sia così, le esagerazioni si pagano. E non parlo tanto dei black out che ci costringono al buio, quanto dell’esasperazione politica di certa Europa sulla transizione verde che vuole «fare tutto elettrico» come sostengono i guru europei facendoci  scivolare in un limbo di follia. Marco Tronchetti Provera dalle pagine della Verità li chiama “ignoranti ideolologizzati che stanno creando un danno enorme, perchè noi non abbiamo nè materie prime, nè batterie”.

In realtà l’attacco parte dall’auto elettrica (che non si vende per evidenti ragioni, non solo di prezzo). Di fatto l’elettromania sta contagiando usi e costumi: dal caffè la mattina che non si fa più con la Moka, ai condizionatori, alle scope alimentate a batteria, ai frigoriferi grandi come armadi, alle poltrone semoventi. Fino ad arrivare alla domotica avanzata che illumina, accende, spegne insomma domina l’alloggio appena ristrutturato, fino al garage dove c’è l’attacco per alimentare l’auto. Il rischio è di essere green, ma solo con il pensiero suscitando una richiesta di energia che non abbiamo. E che rischia di renderci ancora una volta schiavi delle produzioni asiatiche, Cina in testa. A pensarci il richiamo benevolo di mia nonna oggi mi pare quasi irreale visto che il motto dei guru suona esattamente al contrario: «Devi accendere la luce”.

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