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Il Borghese

Perché a Torino servono 700 giorni per riparare una scala mobile?

Il curioso caso della stazione della metropolitana e di un piano da 600.000 euro

Perché a Torino servono 700 giorni per riparare una scala mobile?

La buona notizia è che ieri a Torino erano soltanto tre le scale mobili, nelle stazioni della metro, fuori servizio. Quella meno buona è che, per (iniziare a) ripararne una, ci siano voluti 700 giorni, quasi due anni. Praticamente ci hanno messo di meno a rifare il Ponte Morandi.

Chi abitualmente usa la metropolitana - scioperi e stop improvvisi o programmati permettendo - sgrana rosari se deve usare le scale mobili, in parecchie stazioni. Un male cui non sono immuni neppure le stazioni ferroviarie, si badi bene. Parliamo di disabili, di anziani, di persone con una momentanea invalidità o semplicemente con bagagli o borse della spesa. Dunque, una scala mobile fuori uso, in una stazione, rappresenta un disagio per una larga fetta dell’utenza.

Ma come è possibile che ci siano voluti quasi due anni (togliamo il “quasi”: per completare i lavori serviranno due mesi) per ripararne una? La ragione è tecnica: il guasto prevede praticamente la sostituzione dell’intero meccanismo, forse a eccezione del nastro vero e proprio, motori compresi. E si tratta dell’ultimo atto di un piano di risanamento da 600mila euro, messo in atto da Gtt.

A livello meramente di speculazione intellettuale, possiamo chiederci chi di grazia verifica l’andamento dei lavori commissionati per i servizi pubblici? Considerando che la competenza, in questo caso, è divisa fra Gtt e Infra.To, ossia il consorzio regionale dei trasporti, forse c’era persino qualche persona di troppo. Possiamo immaginare scambi di mail da un ufficio all’altro, magari con aggiornamenti anche costanti, con conseguenze drammatiche se qualcuno non fa “rispondi a tutti” e salta un passaggio? Sarebbe persino rassicurante se fosse così.

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