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Il Borghese

La (quasi) "svolta" di John Elkann: "Auto troppo care"

Il presidente di Stellantis al congresso di Automotive News. Ecco cosa ha detto

La (quasi) "svolta" di John Elkann: "Auto troppo care"

immagine di John Elkann da Automotive News

Torino è tornata, per un giorno, capitale dell’automotive, se non altro per un congresso (a pagamento) della rivista Automotive News. Al Mauto, i professionisti dell’automotive hanno affrontato i temi del rilancio di quella che volenti o nolenti rimane la principale industria del Paese. E a parlarne, ovviamente, non poteva mancare John Elkann, come presidente di Stellantis.

Non che Elkann abbia risposto a domande particolari sul futuro di Mirafiori: in queste occasioni, come ai Saloni, si parla più della politica dell’automotive. Da qui il messaggio che Elkann, dopo aver sottolineato che il Gruppo non abbandona l’elettrico, anzi ha in programma «14 lanci di nuovi prodotti», ha mandato - di nuovo, dopo l’intervista congiunta con Luca De Meo di Renault, poco tempo fa - all’Europa: «Abbiamo bisogno di regole intelligenti». Che per chi fabbrica auto significa solo: fateci fare auto.

«Da qui al 2030 avremo centoventi nuove norme. Abbiamo bisogno di una regolamentazione smart, intelligente. Oggi il 25% dei nostri ingegneri lavora soltanto sulle norme». E, tra queste, c’è il bando ai motori endotermici...

Come detto, nonostante tutto, Stellantis non rinnega la politica dell’ex ceo Tavares. Per Elkann, il nuovo modello è la E-car, per la UE: «Potrebbe essere una soluzione ecologica, davvero positiva per l’ambiente, ma anche economica, quindi accessibile. E potrebbe essere europea cioè progettata e costruita in Europa. Perché se si riesce a impostare il giusto quadro normativo, non solo la si può produrre in Europa, ma anche venderla con successo, come avviene in Giappone con le K-car». Un caso che in Italia l’auto più venduta sia la Pandina.

«Se aiutassimo le persone a passare da una euro 3 a un'auto euro 6, il beneficio ambientale sarebbe molto più rilevante che passare da una euro 6 a una elettrica. Dobbiamo consentire alle persone di scegliere la motorizzazione che vogliono» ha detto. Partendo dal prezzo: «Nel 2019 in Europa si potevano acquistare 49 modelli di auto a meno di 15.000 euro. Quante ce ne sono oggi, nel 2025? Una sola. Nel 2019 si vendevano un milione di auto sotto i 15.000 euro, oggi siamo sotto le 100.000. E l’Europa è l’unico mercato che non è ancora tornato ai livelli pre-Covid».

E poi, un accenno al nuovo ceo, Antonio Filosa: «L’abbiamo scelto all’unanimità, in consiglio d’amministrazione. Il nostro obiettivo è costruire auto eccellenti che entusiasmino i clienti. Avere un ceo che ha presente e punta allo stesso obiettivo è essenziale. E infine, ci stiamo muovendo verso un mondo in cui il nostro settore non è più un’industria globale uniforme, ma un’industria multi-regionale. Credo che Antonio abbia una grande empatia, ed è molto bravo con le persone. E la nostra è un’azienda molto grande, molto diffusa a livello globale, ma alla fine Stellantis è fatta di persone». Ossia quelle che stanno uscendo da Stellantis, in queste settimane, e quelle che arriveranno. Ma di questo non si è parlato (troppo).

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