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Telecamere contro i vandali: «Il parco Peccei è protetto»

Peccei

I vandali e i ladri hanno fatto più volte il bello e il cattivo tempo. Portandosi via il rame dai lampioni, danneggiando il campo da pallacanestro e le attrezzature per il fitness, rendendo la palestra a cielo aperto inutilizzabile. Così, attraverso il progetto AxTo, la Città ha scelto di installare un sistema di videosorveglianza al parco Peccei.

Lo stesso, tanto per intenderci, che ha trovato casa nell’area pedonale di via Di Nanni, dopo la morte di un nordafricano ucciso da un connazionale, o nei locali del centro civico della circoscrizione Sette, in corso Vercelli. O ancora ai giardini Madre Teresa di Calcutta di corso Giulio. Tra via Fossata, via Cigna e via Valprato si possono notare gli occhi elettronici che difendono le aree messe a disposizione delle famiglie del quartiere Barriera di Milano.

Si tratta, per la precisione, di telecamere a riconoscimento facciale che avranno il compito di spaventare i furbetti che nel recente passato hanno creato qualche grattacapo al quartiere. Ma pure in un clima di buone notizie c’è anche chi avrebbe preferito sistemare le telecamere altrove. Magari ai giardinetti di via Montanaro dove la telenovela riguardo allo spaccio di sostanze stupefacenti è tutto fuorchè conclusa.

Come dimostrano i continui controlli da parte delle forze dell’ordine. «Se la Città ci avesse interpellato - dichiara la presidente della circoscrizione Sei, Carlotta Salerno - forse avremmo orientato le nostre attenzioni sulla zona più critica del quartiere: ossia via Montanaro. Benchè l’intervento in via Cigna rimane, comunque, molto utile». Quelle stesse telecamere, inoltre, le vorrebbero anche dalle parti di via Stradella. «Ma a noi - raccontano i residenti - ci è stato detto che difficilmente verremo accontentati».

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