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L’ultimo addio a Carlotta tra lacrime e peluche: «E ora come faremo?»

funerale carlotta

Quando la bara è uscita dalla chiesa, qualche goccia ha cominciato a cadere dal cielo, a camuffare le lacrime che scorrevano sui volti di parenti e amici di CarlottaCome se anche lassù qualcuno piangesse per l’assurda tragedia di una 27enne bella, intelligente e amata, che un momento prima stava ridendo con un suo amico e un momento dopo non c’era più, colpita in pieno da una persiana caduta da una finestra.

Si sono celebrati ieri mattina i funerali di Carlotta Grippaldi, morta a Briançon lo scorso sabato. La cerimonia nella parrocchia della Beata Vergine delle Grazie, alla Crocetta, è stata celebrata da monsignor Guido Fiandino davanti a centinaia di persone: compagni dell’Università, colleghi di lavoro alla Lavazza, amici del Sestriere dove insegnava sci e ovviamente mamma Teresita, papà Vito e Francesca, la sorella che ha cercato conforto in una scimmietta di peluche, compagna dei giochi da bambine con Totta, come tutti chiamavano Carlotta. Una «bella creatura che aveva voglia di vivere, passione per la cultura, per lo sport, per il lavoro. Carlotta è morta viva» ha detto monsignor Fiandino cercando di portare conforto alla famiglia.

Al messaggio di Rebecca, la sua migliore amica che da qualche tempo è a Singapore, è affidato il ricordo di Totta: «Ci dicevamo sempre che non importava il dove e il quando, ma che ci saremmo sempre state perché ci eravamo scelte. Pochi giorni prima di partire, ti dissi che sarei stata via 4 mesi. A te sembravano troppi. E adesso come la mettiamo amica mia?». A leggere il messaggio, la voce rotta dal pianto, è stato il papà di Rebecca: «Noi ti rivedremo solo nel mare e nel vento ma sono sicura che tu in questo momento, da lassù, ci stai guardando e ci starai dicendo: “Ma cosa state facendo? Ripigliatevi”». «Uno dei miei ricordi più belli - sono ancora le parole di Rebecca - è quando dopo uno dei nostri aperitivi in centro, partimmo alla scoperta della nostra città cantando Laura Pausini a squarciagola e a ridere come matte. Tu così frizzante ed entusiasta in tutto ciò che fai. Vola in alto Totta, sono sicura: saprai lasciare il segno anche dove sei ora».

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