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In provincia di Torino

Venti scuole metteranno il cappotto. Eppure i Comuni non pagheranno nulla

Via al bando del progetto Stepping Plus: lavori per quasi 9 milioni di euro

Scuola via Fea Chieri

la scuola primaria di via Fea a Chieri

Costi ridotti fino al 60% e benefici ambientali. E a pagare i lavori è un’impresa privata, che investe per installare gratis pannelli solari e cappotti termici su venti scuole della provincia (più Bra, nel Cuneese). Poi i Comuni la rimborsano in base al risparmio in bolletta: è il concetto alla base del progetto di riqualificazione energetica “Stepping Plus”, promosso da Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo.

«Cerchiamo una ESCo (Energy Service Company, n.d.r.) che si occupi di tutti i venti cantieri» spiegano i promotori dell’iniziativa, per cui è appena partito il bando pubblico gestito da Scr, la Società di committenza regionale

Il vantaggio sarà triplo. Con la cifra con cui oggi paghiamo le bollette, in 15 anni riusciamo a coprire i costi dei consumi energetici delle scuole e dei lavori per la loro riqualificazione. Poi, terminato questo periodo, dovremo solo fare fronte alle spese delle bollette. Infine avremo grandi benefici in termini di sostenibilità ambientale

La scuola media Cruto di Piossasco

Le ESCo sono società specializzate in riqualificazioni energetiche, che si assumono il rischio dell’opera e liberano il cliente, in questo caso i Comuni, dagli oneri economici per il cantiere. La società vincitrice del bando, dunque, eseguirà gratuitamente i lavori negli edifici coinvolti da “Stepping Plus”: sono previste sostituzioni di serramenti e coibentazioni di pareti, sottotetti e coperture, il cosiddetto “cappotto”. Il privato si occuperà anche della manutenzione e potrebbe anche decidere ulteriori interventi, come la possa di pannelli fotovoltaici. Una volta ultimata la riqualificazione, gli enti locali avranno benefici in termini di risparmio energetico, con bollette più leggere (al netto dei rincari dell’energia).

Ogni anno un’apposita commissione quantificherà i risparmi e, in base a questi, l’ente pubblico pagherà alla ESCo un canone per 14 anni. Si prevedono riduzioni tra il 27 e il 60%: «Il vantaggio sarà triplo - fa da portavoce l’assessore ai lavori pubblici di Chieri, Flavia Bianchi - Con la cifra con cui oggi paghiamo le bollette, in 15 anni riusciamo a coprire i costi dei consumi energetici delle scuole e dei lavori per la loro riqualificazione. Poi, terminato questo periodo, dovremo solo fare fronte alle spese delle bollette, che saranno più leggere grazie all’autoproduzione di energia. Infine avremo grandi benefici in termini di sostenibilità ambientale».

Il valore dell’appalto è stimato in poco meno di 9 milioni di euro e le imprese interessate hanno tempo fino al 15 settembre per candidarsi. Le scuole interessate sono: la Gioncaretto di Borgofranco d’Ivrea; la Mafalda di Savoia, la Montecatini, la Collodi e la Gioetti di Bra (Cuneo); le elementari di via Nostra Signora della Scala e via Fea e il nido Cucciolo di Chieri; la Gramsci di Nichelino; Morandi, Ungaretti e Cruto di Piossasco; Boccaccio, Don Sapino, Lessona, Romero, Rodari e Di Vittorio a Venaria. I lavori dovrebbero essere aggiudicati a cavallo fra 2022 e 2023. Poi partiranno i cantieri, che dureranno circa un anno.
Quando gli impianti fotovoltaici sulle scuole saranno attivi, l’eventuale energia in eccesso potrebbe anche essere condivisa con altri edifici comunali o con la cittadinanza mediante l’istituzione di una comunità energetica.

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