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L'ipotesi

Operaio schiacciato in azienda a 22 anni: forse lo scaffale era troppo carico

I tecnici dell'Asl indagano sull'infortunio sul lavoro. Intanto migliorano le condizioni del ferito

Operaio schiacciato in azienda a 22 anni: forse lo scaffale era troppo carico

Ennesimo grave infortunio sul lavoro in provincia di Torino, il primo dopo la tragedia di Brandizzo costata la vita a cinque manutentori delle ferrovie. E subito ritornano alla mente gli appelli lanciati in questi giorni da politici e sindacalisti per fermare «la strage sul lavoro», un urlo ribadito anche ieri durante il corteo di Vercelli.

Questa volta l’incidente è avvenuto a Trofarello, nella sede della Caredio Group di via Molino della Splua 2: si tratta di una grossa azienda di trasporti che si trova all’interno dell’area industriale al confine con Moncalieri.


L’ultimo infortunio è avvenuto intorno alle 14 di ieri: la vittima è un operaio 22enne, torinese di origini peruviane. Secondo i primi accertamenti, sarebbe rimasto travolto dal crollo di una scaffalatura, avvenuto per cause ancora in fase di accertamento, probabilmente per l’urto con il muletto che l’addetto stava manovrando all’altezza della ribalta numero 200.

Sul posto sono accorsi i carabinieri della compagnia di Moncalieri, lo Spresal (il servizio antinfortunistico) dell’Asl To5 e i vigili del fuoco, che hanno estratto lo sfortunato giovane da sotto le “macerie”. L’uomo è quindi stato stabilizzato dai sanitari del 118, mentre l’elisoccorso atterrava nel piazzale dell’azienda. Poi il 22enne è stato caricato a bordo dell’elicottero e trasportato al Cto in “codice rosso”: i medici dell’ospedale torinese lo hanno visitato e hanno riscontrato traumi vertebrali e al torace. Per fortuna il giovane se l’è cavata con ferite meno gravi di quanto previsto inizialmente: nella serata di ieri era già sveglio e cosciente, con i medici che hanno sciolto la prognosi. L’operaio dovrebbe guarire nel giro di 60 giorni.

Nel frattempo i tecnici dello Spresal e gli investigatori dell’Arma sono rimasti a lungo all’interno dello stabilimento di via Molino della Splua: l’obiettivo era chiarire che cosa abbia provocato l’ennesimo infortunio sul lavoro. Fra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è anche quella che sullo scaffale ci fosse troppo carico. E per questo sarebbe avvenuto il cedimento che ha schiacciato l’operaio 22enne.

La Caredio Group, per il momento, ha scelto di non rilasciare dichiarazioni sull’accaduto.

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