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L'appello

Turni scoperti in Croce Rossa: «Ci servono nuovi volontari»

Il presidente del comitato Battistella: «Siamo in servizio soltanto due notti a settimana»

I volontari della Croce Rossa sono sempre di meno

I volontari della Croce Rossa sono sempre di meno

A Poirino, i volontari della Croce Rossa sono sempre di meno e coprire tutti i turni di servizio è diventato impossibile. «Ormai siamo in servizio solo più due notti a settimana. Le altre cinque, siamo costretti a lasciare il turno scoperto». Parola del presidente del comitato locale Emilio Battistella, che già negli scorsi mesi aveva richiamato l’attenzione sul tema. Per questo, aveva avviato un corso per trovare nuovo personale. «L’hanno portato a termine tre persone, ma purtroppo non basta a risolvere la questione».

Il problema si è intensificato dopo la pandemia. La Croce Rossa di Poirino ha anche una sede distaccata nella vicina Pralormo. Considerando entrambi i paesi, i volontari sono circa 140. «Solo una trentina di loro è operativa con costanza - quantifica Battistella -. Il servizio da noi può anche essere un impegno non fisso: una settimana sei operativo al lunedì, quella dopo in un’altra giornata, se ne hai bisogno. Una volta eravamo in servizio ventiquattro ore su ventiquattro, tutti i giorni. Oggi non è più possibile».

Le conseguenze della carenza di volontari, infatti, sono già reali. «Ogni settimana riusciamo a coprire i turni notturni solo in due giornate su 7. Negli altri, non possiamo più dare la nostra disponibilità a chi si occupa delle emergenze». La rete dei soccorsi è capillare. Se qualcuno sta male in paese nel cuore della notte, riceve comunque l’aiuto di cui ha bisogno. Ma questo è un campanello d’allarme su uno scenario che, in futuro, potrebbe peggiorare. «Il problema è che fatichiamo molto con il ricambio generazionale - rimarca il presidente, a cui lo scorso maggio il comitato ha rinnovato l’incarico per altri quattro anni -. Quando ho iniziato io, più di 30 anni fa, sul territorio tanti lavoravano come turnisti.

Così avevano giornate ben scandite tra lavoro e tempo libero e parecchie ore da mettere a disposizione del comitato. Per i ragazzi di oggi non è più così». Domenica, intanto, il comitato inaugura cinque nuovi mezzi (due ambulanze e tre Doblò), acquistati con risorse proprie e grazie a un contributo della Fondazione Crt. Sono previsti nuovi corsi per ampliare le squadre dei soccorritori? «Al momento non abbiamo nuove richieste di persone che vogliano partecipare. Se ne arriveranno, siamo già in contatto con altri comitati del territorio per avviarli al più presto».



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