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il femminicidio

Uccisa a coltellate, Annalisa aveva un amante? Ecco la verità

I carabinieri hanno interrogato un uomo per un presunto flirt con la 32enne

Il presunto amante di Annalisa ha negato la relazione

Il presunto amante di Annalisa ha negato la relazione

Nessuna relazione clandestina con la 32enne uccisa a coltellate dal compagno. «No, io e Annalisa non eravamo amanti». Lo ha ribadito più volte, in maniera categorica, l’uomo che è stato interrogato dai carabinieri dopo il femminicidio di Rivoli. Un uomo, presunto amante di Annalisa D’Auria, che potrebbe aver fatto scattare la furia di Agostino Annunziata nell’uccidere la compagna sabato scorso per poi togliersi la vita. Un signore di cui non si conosce ancora l’identità. Forse un professore? Oppure un collaboratore dell’istituto di Pianezza dove Annalisa lavorava? Non è da escludere, ad oggi però di certo c’è che i militari lo hanno interrogato e lui ha negato categoricamente la relazione con la 32enne brutalmente uccisa. E anche la scuola, l’istituto Dalmasso di Pianezza, nega che Annalisa D’Auria avesse un amante sul posto di lavoro. O meglio, i colleghi preferiscono non commentare. A cominciare dal preside, Stefano Bruno: «Io non ho mai saputo di una relazione, anzi mi rincresce che si parli di questo e non delle iniziative che stiamo facendo, come scuola, dopo quanto successo».

Tuttavia Agostino Annunziata avrebbe scoperto qualcosa sbirciando nelle chat della 32enne, e scritto anche i seguenti messaggi: «Vengo a scuola e faccio un casino» e «Ora so chi sei, vengo a prenderti», riferito al presunto amante. Ma la scuola sul caso fa muro: «I messaggi nelle chat? Noi abbiamo i canali ufficiali della scuola, del resto non sappiamo niente. E poi sono cose private», tagliavano corto i colleghi ieri mattina al Dalmasso. 

Ieri sera, invece, è partita una fiaccolata, proprio dalla casa di Rivoli dove Annalisa è stata uccisa. Prima il sindaco di Rivoli, Andrea Tragaioli, ha deposto una corona di fiori davanti all’alloggio dov’è avvenuto il femminicidio sabato scorso, in via Monte Bianco. Poi, sotto una pioggia battente, circa 300 persone, in religioso silenzio, hanno raggiunto la parrocchia di San Francesco, in via Adamello. “Il Dalmasso è contro la violenza. Annalisa nei nostri cuori”, lo striscione esposto davanti alla chiesa da colleghi e alunni della scuola di Pianezza, mentre centinaia di lumini accesi venivano deposti all'ingresso della parrocchia.

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