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Case e negozi nell’ex cartiera, ecco il progetto per piazza Frairia

Il Comune valuta la variazione di destinazione d’uso dell’area, che ora è industriale

Ecco come si presenta l’area oggi

Ecco come si presenta l’area oggi

Case e negozi. Sarà destinato a questo lo spazio dell’ex cartiera Cassina di piazza Frairia? In commissione Urbanistica la maggioranza ha presentato una proposta che guarda in questa direzione. Il sindaco Luca Salvai aveva già apportato alcune modifiche sull’area dell’ex stabilimento entrate a far parte della variante al Piano regolatore. Tra queste c’era appunto l’introduzione della destinazione commerciale a fianco di quella produttiva con un aumento del rapporto di copertura dal 30 al 50% su un’area che arriva ad oltre 11mila metri quadrati.

Una modifica che aveva suscitato alcuni malumori all’interno dell’opposizione la quale temeva che si potesse aprire la possibilità di insediare un nuovo centro commerciale in una zona in cui la viabilità è già complessa. Un’ipotesi allora respinta dalla maggioranza che ora tuttavia è tornata sulla questione per rivedere alcune proposte da inserire alla variante nel Piano regolatore. L’assessore comunale all’Urbanistica Fabiano Vodini ha per questo indetto alcune commissioni per discutere alcune proposte da inserire nel nuovo documento con l’idea di ottenere appunto una nuova zona con alloggi e negozi di vicinato.

«La destinazione d’uso dell’area per ora è industriale - spiega il sindaco Luca Salvai -. Un’area che non ha nessun senso mantenere tale in centro città. Quel tipo di insediamento non è compatibile con la residenza. Per questo le proposte per case e negozi». «Una destinazione d’uso con la residenza o compatibile con la residenza è la cosa corretta da fare - aggiunge Vodini -. Vorremmo legare l’area ex industriale con i magazzini di fronte, questo per dare una progettazione più organica che tenga conto di tutti gli spazi e della piazzetta san Michele».

«Durante la commissione - spiega però Maurizio Trombotto, presidente dell’associazione ambientalista Italia Nostra - le informazioni contenute nella relazione dell’assessore sono state alquanto vaghe. Si è però dimostrato disponibile e ho provveduto a chiedergli un incontro per approfondire la questione». L’associazione è infatti preoccupata per il valore storico documentale della vecchia cartiera. «La nuova, ora dismessa e costruita nel secondo dopoguerra, è poco più che un grande capannone privo di particolare valore».

Durante la commissione, l’assessore all’urbanistica ha anche spiegato che per quanto riguarda l’area ex Pmt di via Martiri del XXI 76 potrebbe esserci una destinazione simile. In passato lo spazio era già stato utilizzato infatti per realizzare case, negozi e uffici nelle porzioni laterali.

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