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VAL SOANA

Una nuova diga tra Pont Canavese e Ingria: il Politecnico “promuove” l’idea di Iren

Confermata la “pre-fattibilità tecnica” del progetto

Una nuova diga  tra Pont Canavese e Ingria (foto di archivio)

Una nuova diga tra Pont Canavese e Ingria (foto di archivio)

Nei giorni in cui Coldiretti Torino è tornata a chiedere a gran voce la creazione di nuovi invasi per “conservare” l’acqua caduta dal cielo sotto forma di pioggia e di neve ed evitare il rischio di siccità estiva, una buona notizia arriva da Iren. «Grazie a una ricerca affidata al Politecnico di Torino è stata verificata la pre-fattibilità tecnica per la realizzazione di un nuovo invaso in Val Soana (sbarramento di Stroba) tra i comuni di Pont Canavese e Ingria».

Una diga della capacità sino a 35 milioni di metri cubi che, inutile sottolinearlo, avrebbe un’ampia valenza per il territorio canavesano grazie all’utilizzo irriguo, idropotabile e idroelettrico, nonché per la laminazione delle piene e il servizio antincendio, senza trascurare il potenziale positivo contributo allo sviluppo del settore turistico.

Lo studio è stato commissionato da Iren Energia e dà concreta attuazione al protocollo d’intesa siglato il 14 dicembre 2022 con l’Unione montana Valli Orco e Soana per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio e delle sue risorse, prevedendo un’importante collaborazione su tematiche strategiche di interesse comune, riguardanti in particolare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’utilizzo plurimo di invasi e studi sul cambiamento climatico ed i relativi effetti.

Il lavoro svolto dall’ateneo ha consentito di individuare l’acqua disponibile e la sua gestione ottimale, anche in rapporto alle esigenze dei diversi utilizzi e ai possibili effetti associabili ai cambiamenti climatici e alle crisi idriche, come già avvenuto nel recente passato. «Lo studio di pre-fattibilità - sottolinea Iren - non ha rilevato sostanziali criticità che ostacolino la realizzazione dell’opera, rendendo ragionevole proseguire con approfondimenti di indagine per ipotizzare futuri sviluppi progettuali».

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